Covid, il direttore della terapia intensiva del Policlinico Gemelli Massimo Antonelli ha commentato l’attuale stato dell’emergenza
I numeri relativi al Covid in Italia sono in calo, ma continuano comunque ad essere molto preoccupanti. Tra qualche giorno il Governo è chiamato ad emanare il Dpcm aggiornato, con misure potenzialmente meno restrittive visto l’indice Rt che è più basso in tutto il territorio. Intanto, tra i temi più caldi c’è quello relativo ai veglioni e alle cene di Natale.
A tal proposito, è intervenuto il direttore della terapia intensiva del Policlinico Gemelli Massimo Antonelli. “Trovo assurdo anche solo parlarne, in Italia ci sono state 52mila vittime per questo virus. Capisco le ansie di tutti gli operatori che vedono sfumare delle opportunità economiche, ma la situazione è quella che è” le sue parole al Corriere della Sera: “Ogni giorno, da noi se ne vanno almeno 70 pazienti. Rinunciare ad occasioni superflue mi sembra scontato e non così difficile“.
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Covid, Antonelli: “Di negazionisti ne abbiamo curati tanti”

Tanti gli argomenti trattati dal direttore della terapia intensiva del Policlinico Gemelli Massimo Antonelli relativi all’emergenza Covid. Dopo aver escluso a priori eventuali aperture a veglioni e cenoni di Natale in compagnia, l’esperto ha parlato dei numeri attuali. “I nostri morti meritano rispetto, non possiamo andare avanti come se nulla fossa. Si sta dando peso quasi esclusivamente agli aspetti economici, e lo comprendo. Ma dall’altra parte ci sono centinaia di vittime ogni giorno” ha continuato: “I negazionisti? Qui al Gemelli ne abbiamo curati tanti, poi si sono scusati una volta dimessi“.
Infine, due parole sulle restrizioni in vigore. “Come potrei non essere d’accordo? Oltre alla mortalità, i numeri parlano anche di una incidenza dei casi che resta alta. Su 100mila abitanti, siamo oltre 320. Alcune regioni superano anche i 700-800 casi al giorno. Allentare tutto ora vuol dire terza ondata, è una certezza” ha concluso.
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