Coprifuoco anche a Natale, Speranza non molla

Coprifuoco anche a Natale, il ministro Speranza ancora una volta tira il freno. Sul tema vaccini la linea del governo è chiara

scontro regioni governo
Coprifuoco anche a Natale, Speranzatira il freno (Facebook)

Sarà un Natale diverso e lo avevamo già capito. Ma casomai non fosse abbastanza chiaro, arrivano le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza ospite a Live Non è la D’Urso su Canale 5.

Auspica una Natale all’insegna della sobrietà perché l’epidemia è ancora in corso. Ecco perché “per quello che riguarda la messa di Natale se c’è coprifuoco deve essere rispettato. Su queste norme comunque dobbiamo decidere in sede di Governo, martedì c’è un passaggio in Parlamento”. A Natale e Capodanno nessuno fuori di casa dalle 22 alle 5, ormai sembra un dato di fatto.

Una prudenza necessaria per tutelare le nstre famiglie ma anche chi, come medici e perdonale sanitario da mesi è in prima fila lotta contro il Covid 19. Quindi niente cenoni e pranzi di Natale e nemmeno a Capodanno. In casa potranno stare solo quelli che già ci vivono senza invitare nessuno, nemmeo i parenti stretti. Tutto, come anticopa Soereanza, sarà oggetto di un nuovo Dpcm in arrivo nei prossimi giorni non appena scadrà quello attuale

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>>

Vaccini antinfluenzali
Vaccino anti Covid, la posizione di Speranza (Getty Images)

Il ministro Speranza ha anche affrontato un altro tema caldo, quello del vaccino anti-Covid che prossimamente arriverà in Italia. L’impostanzione del governo è quella di non  prevedere l’obbligo per nessuno. Ma presto partirà “una grande campagna di persuasione poi vedremo dove si arriverà. Io sono convinto che gli italiani anche in questa partita daranno una risposta all’altezza della sfida che stiamo giocando”.

L’obiettivo sarà quello di raggiungere l’immunità di gregge come calcolato dagli esperti. Intanto però il piano delle vaccinazioni è già chiaro. I primi a beneficiarne saranno i soggetti in prima fila nella lotta al Coronavirus, cioé medici, infermieri e personale sanitario. Ma anche le persone più a rischio, come chi è in età avanzato oppure ha già altre patologie in corso.

Ma quando arriveranno i vaccini? “Il nostro auspicio è quello di avere i primi alla fine di gennaio. Ma abbiamo bisogno che le autorità regolatorie, come l’Ema per l’Europa, diano l’ok a questi vaccini. Devono arrivare ma devono anche essere sicuri”.