Vaccino Covid, Salvini: “La parola obbligatorio non mi piace”

Matteo Salvini ha parlato del vaccino anti covid e delle ultime misure intraprese dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. 

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Matteo Salvini ha rilasciato un’intervista alla trasmissione Studio24 per parlare dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e degli ultimi decreti emanati dal governo. Per quanto riguarda il vaccino anti coronavirus annunciato negli Stati Uniti, il leader della Lega ha spiegato che “farò quello che mi suggerirà il mio medico. La parola obbligatorio non mi piace. Gli italiani hanno testa per scegliere. Io sono per la libertà di scelta sempre e comunque. Le imposizioni non mi piacciono mai”. Giudizio positivo sul recente scostamento di bilancio approvato dal governo in quanto mette a disposizione di Partite Iva e commercianti otto miliardi. Una misura che però da sola non basta: “Serve un anno di pace fiscale, un anno durante il quale negozi, ristoranti ecc non possono e non devono pagare le tasse. A Milano stanno arrivando le tasse comunali: ma come fa un bar chiuso a pagare? Serve un anno di esenzione”

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Salvini, il suo giudizio sulle dichiarazioni di Boccia

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Non poteva naturalmente mancare una domanda sul Mes, che nelle ultime settimane è tornato nuovamente all’attenzione del governo, anche se l’ultima riunione si è conclusa con l’ennesimo nulla di fatto. Salvini però fa notare che è un tema di cui si discute soltanto nel paese, in una situazione in cui oltretutto il premier lo ha più volte definito come uno strumento non necessario. Impietoso il suo giudizio sulle recente dichiarazioni di Boccia:  “A me non sembra normale che un ministro della Repubblica che si dovrebbe occupare dell’emergenza proponga una nascita anticipata di Gesù. Già stanno rovinando il Natale a milioni di italiani, non lo rovinino anche ai bambini“.

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