Il premier Conte studia un nuovo dpcm in vista dell’arrivo di Natale. La curva epidemiologica migliora e sono possibili alcuni allentamenti.
L’ultimo Dpcm, pubblicato lo scorso 3 novembre, aveva suscitato non poche polemiche tra le regioni a causa della divisione in zone dell’Italia. Eppure da quel giorno la situazione epidemiologica in Italia è migliorata e soprattuto è in continuo miglioramento. Infatti in meno di un mese, l’indice Rt è calato da 1,74 ad 1,5, fino ad arrivare ad 1,18. L’obiettivo del governo è portare l’indice ad 1 ed il quadro negli ultimi giorni fa auspicare il meglio.
Infatti negli ultimi bollettini abbiamo visto un sensibile calo delle terapie intensive, ed anche un calo dei contagi, con poco più di 23mila nella giornata di ieri. Nonsotante questi miglioramenti, il Governo non vuole commettere gli stessi errori della stagione estiva, quindi ci saranno lievi allentamenti, ma non sarà un liberi tutti. A fare il punto della situazione ci ha pensato Roberto Speranza.
Il ministro della salute, infatti, ha affermato che i dati verranno valutati solamente il 3 dicembre, quando il divieto in atto scadrà. Inoltre il ministro è pronto a continuare con la divisione in zone, visti i dati, per evitare il lockdown generalizzato. Speranza, rispondendo alel domande ha ricordato che bisogna evitarer spostamenti che non sono strettamente necessari, rimanendo a casa il più possibile, per piegare la curva dei contagi. Per questo nella giornata odierna, ci sarà una riunione con i capi di stato anche su questo. Andiamo quindi a vedere come si sta evolvendo la situazione nel nostro paese, in attesa del nuovo Dpcm di Natale.
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Nuovo Dpcm, a Natale possibili allentamenti: evitare spostamenti non necessari

Speranza, intervistato a La7, è stato molto prudente affermando che lentamente, con l’aiuto dei cittadini, si sta piegando la curva epidemiologica. Per questo motivo, grazie al miglioramento dei dati, bisognerà procedere con la massima prudenza, per portare l’indice sotto al 1. Per quanto riguarda gli impianti sciistici, il Governo sta resistendo alle pressioni delle regioni alpine, affermando che non ci saranno aperture e che si proseguirà con una linea in comune per tutta l’Unione Europea.
Il Ministro Speranza ha fatto riferimento a quanto successo in Estate, visto che la battaglia non si è ancora conclusa. Ma in Europa c’è qualcuno contro la chiusura degli impianti sciistici, infatti l’Austria non vorrebbe chiudere tutto, per evitare il crollo del turismo invernale che regge gran parte dell’economia austriaca.
Oggi, nella riunione con il premier Conte, si parlerà anche della riapertura delle scuole. Infatti l’ipotesi più accreditata è l’individuazione di una giornata X per le riaperture delle scuole superiori, seconda e terza media. Stando ad alcuni giorni, la riapertura potrebbe avvenire intorno al 9 dicembre, subito dopo al ponte dell’Immacolata. Ad essere decisivi saranno anche i dati pubblicati il prossimo venerdì, che daranno una chiara indicazione sull’andamento della pandemia durante la terza settimana dell’ultimo Dpcm. Tra coloro che spingono per una riapertura troviamo la Ministra Azzolina ed i capi gruppo di Italia Viva.
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L.P.
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