Il Ministero della Salute ha ordinato la sospensione dell’allevamento di visoni, ritenuti portatori di Covid-19
Un provvedimento adottato già da altri Paesi Europei, è appena arrivato anche in Italia con un comunicato stampa del Ministero della Salute. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti firmato un’ordinanza oggi, lunedì 23 novembre, circa gli allevamenti di visoni in Italia. Dal comunicato stampa si evince la necessità di sospendere immediatamente le attività di allevamento dei mammiferi.
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Secondo il “Regolamento di polizia veterinaria (D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320)”, l’ordinanza aggiunge l’infezione da SARS CoV-2 nei visoni d’allevamento all’elenco delle malattie infettive e diffusive degli animali soggette a provvedimenti sanitari. Sebbene in Italia gli allevamenti possano essere contati sulle dita di una mano – o quasi – le attività sono sospese fino a febbraio 2021. Questi mammiferi vengono spesso impiegati per ricavare pellicce di alta moda.
Covid-19, sospesi gli allevamenti di visoni: il motivo e le sanzioni

Mette Frederiksen, prima ministra danese, il 4 novembre – giorno del nuovo DPCM in Italia – lanciò l’allarme del contagio dei visoni. La Danimarca è uno dei paesi bandiera per la produzione di pellicce di visioni, seconda solo alla Cina, contando circa 17 milioni di visoni. La decisione, seppur dolorosa, è stata quella di ordinare l’uccisione di tutti i mammiferi di questi allevamenti per paura che una mutazione del SARS-CoV-2 potesse impedire ai futuri vaccini di funzionare sull’uomo.
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Tornando all’Italia, il Ministero della Salute ha disposto ordinanze alle autorità locali di sequestrare l’allevamento, il blocco della movimentazione di animali, liquami, veicoli, attrezzature e l’avvio di una indagine epidemiologica qualora dovesse verificarsi qualche mammifero positivo. In causa di conferma di visoni positivi al Covid-19 si procederà con l’abbattimento di essi.