Campania, dal 25 novembre riaprono asili e prime elementari

Dal 25 novembre in Campania riapriranno gli asili e le prime elementari. De Luca firma l’ordinanza.

chiusura scuole azzolina
Scuola (Foto: Getty)

Da mercoledì 25 novembre in Campania riprenderanno le attività in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonché per la prima classe della scuola primaria, “fatta salva l’adozione di misure restrittive da parte dei Comuni”. A renderlo noto è stata l’Unità di crisi. Si è deciso di riprendere le lezioni dopo aver effettuato lo screening volontario nella popolazione scolastica.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è prossimo a firmare la relativa ordinanza. Alle ore 16 di oggi, lunedì 22 novembre, sono stati effettuati 10.590 test antigenici nell’ambito dello screening volontario. Tra i test effettuati, quelli risultati positivi sono 35.

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Campania, dal 25 novembre riaprono asili e prime elementari

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Scuola (Foto: Facebook)

In Campania riaprono mercoledì 25 novembre asili nido, scuola dell’infanzia e prima elementare. Il comunicato è stato diramato dall’assessore alla Scuola della Regione Campania, Lucia Fortini.

Dopo che la riunione dell’Unità di Crisi di oggi l’assessore alla scuola ha spiegato che “si è deciso di ritornare in presenza per servizi educativi, scuole dell’infanzia, e la prima classe della primaria”.

Si torna in presenza dal 25 novembre.
Lucia Fortini informa che “delle 9.351 persone sottoposte allo screening con il tampone rapido sono risultate positive 29 persone, ma solo 4 bambini”. Da qui la decisione dell’Unità di Crisi di procedere con la riapertura degli asili e delle prime elementari.

I sindaci di ogni città però avranno la possibilità di fare valutazioni diverse. Ognuno valuterà se sia il caso di riaprire le scuole o lasciarle chiuse. Inoltre, sempre la Fortini parla della possibilità della didattica mista. “Nella ordinanza abbiamo consigliato ai dirigenti scolastici di provare a trovare soluzioni. Siamo in una situazione di emergenza e mi auguro che si possa pensare alla possibilità di non lasciar solo nessun bambino e conciliare le esigenze dei genitori”.