Con il nuovo decreto ristori saranno diverse le categorie esentate dal pagamento delle tasse, andiamo a scoprire chi sono.

Con il nuovo Decreto Ristori, il Governo dà ascolto al malcontento dei cittadini ed è pronto ad esentare diverse categorie dal pagamento delle tasse. Infatti saranno rinviate tutte le scadenze fiscali per tutte quelle aziende con almeno 50 milioni di fatturato e con una perdita stimata superiore al 33%. Inoltre in queste ore, il Governo sta decidendo se applicare questa misura anche per le attività danneggiate dal lockdown.
Il nuovo provvedimento infatti prevede anche un sto alle tasse per ben 5 miliardi. Inoltre i capi di stato sono pronti a varare la nuova misura già a partire dalla prossima settimana. Infatti il via liberàa rriverà subitop dopo lo scostamento di bilancio da 8 miliardi.
A causa della crisi causata dal Covid-19, i mancati incassi dovrebbero aggirarsi intorno ai 4-5 miliardi, ed inoltre dovrebbe aggiungersi un altro miliardo legato alla proroga dei pagamenti legati alla rottamazione delle artelle e al saldo e stralcio. Andiamo quindi a vedere tutti i provvedimenti presi dal Governo.
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Decreto ristori, il governo studia il piano: tutti i provvedimenti in arrivo

In queste ore caldissime, in cui si inizia a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, il Governo studia tutte le agevolazioni per contrastare la crisi. Dalla proroga di rate rottamazione, saldo e stralcio al rinvio degli acconti Irpef, Irap e Ires di fine novembre, fino ad arrivare allo stop contributi, ritenute e acconto Iva di dicembre, andiamo a vedere cosa cambierà.
- Rinvio acconti Irpef, Irap e Ires di fine novembre: Il primo provvedimento del nuovo decreto, infatti, dovrebbe riguardare il rinvio degli acconti Irpef, Irap e Ires di fine novembre, che sono a carico delle imprese da almeno 50 milioni di fatturato e con una perdita di almeno il 33%. Ovviamente le perdite saranno calcolate confrontando le entrate del 2019 con quelle del 2020.
- Stop contributi, ritenute e acconto Iva di dicembre: Mentre invece con il secondo provvedimento, il premier Conte è pronto a dare uno stop ai contributi previdenziali e alle ritenute fiscali dei dipendenti di metà dicembre e l’acconto Iva del 27 dicembre. Qui il calcolo delle perdite sarà calcolato confrontando Novembre 2019 con Novembre 2020.
- Proroga delle rate della rottamazione e del saldo, e stralcio: Infine il terzo ed ultimo provvedimento prevede la prorogadelle rate della rottamazione ter, del saldo e stralcio, che altrimenti dovevano ripartire il 10 dicembre. Con questo provvedimento sarà possibile estinguere tutti i debiti contenuti nelle cartelle di pagamento, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Infatti con l’ultimo Decreto ci sarà maggiore flessibilità nei pagamenti delle rate in scadenza nel 2020.
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L.P.
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