Morto Gianni Marin, nome notissimo nel mondo del giormalismo legato alle auto: nel 1972 aveva fondato e diretto Gente Motori
Il mondo del giornalismo piange Gianni Marin morto nelle ultime ore a Milano, la città che lo aveva adottato anche se le sue origini erano trevigiane. Ma qui aveva coronato il suo sogmno di diventare un cronista legato al mondo delle auto. E sempre qui nel 1972 avea fondato una rivista storica, un’icona ancora oggi, Gente Motori.
Marin aveva cominciato come si usava fare una volta, dalla gavetta vera raccontando diverse gare di automobilismo. Un modo per farsi conoscere e per entrare in un modo cher era la sua passione e sarebbe diventato la sua vita professionale. I primi passi nella sua regione (era nato a Vittorio Veneto), ma poi il grande passo.
Negli anni ’60 arrivò a Milano per dirigere la rivista Autorama che aveva come editore il conte Giovannino Lurani Cernuschi, una delle figure mirologiche dello sport automobilistico dell’epoca. E così cominciò anche a collaborare con Gente, rivista fondata da Edilio Rusconi alla fine degli anni ’50.
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Gianni Marin, successi con le sue riviste e un record di velocità passato alla storia
Il successo di un’altra celebre rivista legata al mondo delle auto, Quattroruote, convinse Rusconi che doveva a tutti i costi provarci pure lui. E così nel 1972 ingaggiò in pianta stabile Marin mettendolo a dirigere Gente Motori, costola del settimanale principale. Un successo immediato, perché raccontava in maniera innovativa le novità, la storia, le produzioni e le grandi Case, con un taglio innovativo. Marin infatti puntò molto su un taglio non per professionisti del settore ma adatto a tutti.
Nacquero successivamente i ‘Grandi Raid’ di Gente Motori e i top manager dell’industria dell’auto diinutto il mondo facevano a gara per farsi intervistare. Dal mensile princopale sono nati in seguito anche TuttoMoto e AutoInFuoristrada. Poi Clacson, settimanale a suo modo originale.
Ma a Gianni Marin è legato anche un record, ricordato oggi dal Museo Fratelli Cozzi di Legnano con un post su Facebook: “Abbiamo avuto notizia della scomparsa di Gianni Marin… Vogliamo ricordarlo con le foto della sua auto, quella con cui conquistò il record di velocità nel 1992 a Bonneville, sfrecciando a 185 miglia orarie… Poco meno di 300 km/ora. Grazie per le emozioni che ci hai regalato e che tramanderemo”.