Crisi Covid, ecco le categorie più colpite in assoluto in questi mesi. Il verdetto nasce da un’indagine effettuata da Unioncamere nel mese di ottobre. Emerge tanta amarezza e sfiducia per il futuro tra gli imprenditori.

Negozi, bar e ristoranti: sono state queste categorie le più condizionate in assoluto dalla crisi innescata dal Covid-19. Come infatti riporta l’ANSA, le imprese commerciali e di somministrazioni sono quelle che maggiormente registrano dei notevoli cali sul bilancio annuale. Due imprese su tre di questa categoria, infatti, presentano un notevole calo del fatturato inferiore rispetto alle altre imprese industriali.

Crisi Covid, ecco i settori più colpiti
Solo il 29% tra queste dichiara un equilibrio nelle vendite malgrado tutto, a fronte di un 36% invece per le altre categorie. Per chi presenta invece degli incrementi, questi arrivano a un picco dell’8% rispetto al 10% delle altre attività. Il tutto emerge alla base di una rapida indagine realizzata nel mese da Unioncamere nel mese di ottobre e presentata anche in audizione in Parlamento.
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Interrogati su una possibile futura ripresa delle attività, arrivando quasi ai livelli pre Covid, il 28% degli imprenditori non ha saputo fornire una risposta non avendone idea. Un 27%, invece, ritiene di poter recuperare certi introiti a partire dal 2021 mentre un 19% guarda direttamente al 2022. Un 6%, addirittura, crede di recuperare solamente nel 2023. Tra gli interpellati c’è anche un 15% fortunato che sostiene di non aver visto mai ridotto i propri guadagni. Un 5%, infine, pensa che non tornerà mai più agli standard precedenti.
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