Covid, in Spagna il ministro della Salute Salvador Illa ha annunciato che la vaccinazione partirà a gennaio, ma non sarà obbligatoria
Continua a tenere banco il tema vaccino anti Covid. Sopratutto nelle ultime settimane, le notizie che arrivano sono sempre più confortanti. Diverse aziende hanno infatti pronti dei candidati sempre più efficace, con Pfizer in prima linea seguita da Moderna e Sputnik. I vari governi nazionali si stanno attrezzando in tal senso, con piani di distribuzione sempre più articolati e completi.
Anche in Spagna — tra i Paesi maggiormente colpiti dall’emergenza Coronavirus in Europa — si sta studiando come avverrà la vaccinazione per i propri cittadini e con quali tempistiche. A tal proposito, è intervenuto poco fa il ministro della Salute Salvador Illa: “Partiremo con le prime iniezioni già a gennaio, ma non sarà obbligatoria” le sue parole: “È una scelta pensata, rendere il tutto un obbligo potrebbe ritorcersi contro“.
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Covid, Spagna: “Livello risposta sarà molto alto”

Intervistato da RAC1 e Catalunya Radio, il ministro della Salute della Spagna Salvador Illa ha parlato del vaccino anti Covid e di Comencini verrà distribuito nel paese iberico. Il governo ha già pensato ad un piano potenzialmente efficace, per uscire il prima possibile dall’emergenza. “Da gennaio partiremo con le prime iniezioni di vaccino, ma non sarà obbligatorio per tutti. Abbiamo preso questa decisione in quanto il contrario si sarebbe potuto ritorcersi contro di noi“.
Il ministro della Salute ha poi spiegato che comunque il governo è molto ottimista a riguardo. “La Spagna è un paese che ha una grande tradizione, da sempre. Siamo sicuri che comunque gran parte dei cittadini si vaccinerà, il livello di affluenza sarà molto elevato” ha spiegato: “Succederà come sempre nel nostro Paese, che non si è mai tirato indietro per ciò che riguarda i vaccini“.