“Ci sono soluzioni alternative al Recovery Plan”, questo il pensiero del premier ungherese Viktor Orban ai microfoni di Kossouth Radio
“Nell’Unione Europea non è la prima volta che le discussioni sul budget arrivano agli estremi, siccome ci sono 27 posizioni che devono essere allineate. Nonostante ciò, rispetto al Recovery Fund ci sono molte altre soluzioni possibili. Si tratta solo di volontà politica”. Questo quanto affermato dal premier ungherese Viktor Orban ai microfoni di Kossuth Radio. E’ ben noto che l’Ungheria, così come la Polonia, hanno posto il veto sull’approvazione dei dettami del Recovery Plan.
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Soros contro Orban: “L’Ue non può cedere al suo ricatto”
L’imprenditore ungherese George Soros si è scagliato contro il premier Orban ed i modi con cui ha “creato un sofisticato sistema cleptocratico con lo scopo di sottrarre risorse al paese”. Poi accusa il leader politico di star “sfruttando la nuova ondata per modificare la costituzione ungherese e di conseguenza la legge elettorale per consolidare la sua posizione di premier a vita”.
Soros spiega il modo di aggirare il veto imposto sul Recovery: “Per loro lo stato di diritto è un limite alla corruzione personale e politica. Il fondo per la ripresa, il Next Generation Eu, potrebbe essere attuato ricorrendo ad una procedura di cooperazione rafforzata”.
“Bruxelles non può permettersi di cedere al ricatto sullo stato di diritto. La sua risposta alla sfida di Orban e Kaczynski sarà decisiva per la sopravvivenza come società aperta e fedele ai valori su cui è fondata”.
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