Covid-19, Abruzzo in zona rossa: arriva la firma di Speranza

Un’altra Regione potrebbe aggiungersi alla lista della zona rossa d’Italia: Speranza dovrebbe firmare per l’Abruzzo

Abruzzo zona rossa
via Getty Images

L’Abruzzo potrebbe diventare zona rossa nelle prossime ore. Il Ministero della Salute rende noto un comunicato in cui avvisa che il Ministro Roberto Speranza, in serata, firmerà il decreto che collocherà la Regione Abruzzo tra quelle ad alto rischio. La decisione è arrivata dopo il monitoraggio costante dal parte della cabina di regia che ha ritenuto fosse il provvedimento più adatto da prendere.

LEGGI ANCHE > > > Covid-19, bollettino del 20 novembre: 37.242 contagiati e 699 decessi

A partire da lunedì 22 novembre, dunque, anche l’Abruzzo entrerà a far compagnia a Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Val d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano. L’area rossa è quella ritenuta ad alto rischio con una situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo.

Covid-19, anche l’Abruzzo in zona rossa: cos’è consentito e cosa non è consentito fare

Italia divisa per colori

Attualmente l’Italia è così suddivisa:

  • Zona gialla: Lazio, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Veneto;
  • Zona arancione: Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Puglia, Sicilia ed Umbria;
  • Zona rossa: Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Val d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano.

Ogni zona ha le proprie restrizioni, quelle identificate come aree rosse, sono le regioni che hanno le misure cautelari maggiormente rigorose per evitare la diffusione del contagio. In zona rossa, infatti è vietato ogni spostamento, verso altre regioni, province o anche all’interno del proprio comune se non poter comprovati motivi di necessità (lavoro, salute, assistenza anziani…). Tutti i negozi – se non di prima necessità – saranno chiusi, non rientrano tra questi farmacie, edicole, tabacchi, parrucchieri e barrieri: chiusi centri estetici.

LEGGI ANCHE > > > Dpcm Natale: l’idea del Governo dal prossimo 3 dicembre

La didattica a distanza è obbligatoria dalla seconda media, compresa, in poi: la fascia 0-11 anni continuerà ad andare regolarmente a scuola. Ovviamente chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre, bar, sale giochi, sale scommesse e ristoranti. Asporto consentito fino alle 22.