Nicola Marra non torna indietro e non chiede scusa nonostante le dure parole del capogruppo 5 Stelle alla Camera nei suoi confronti.
Niente scuse e nessun passo indietro.
Nonostante si trovi all’interno di un’enorme bufera mediatica, con diversi esponenti del suo stesso partito che hanno chiesto le sue scuse pubbliche, Nicola Morra ha invece ribadito lo stesso concetto espresso nella giornata di ieri, quando ha dichiarato che il popolo calabrese non poteva lamentarsi di essere rimasto senza guida in quanto avevano votato la Santelli consapevole dei suoi problemi di salute. Frasi che avevano suscitato subito la protesta e lo sdegno delle opposizioni. Ma la replica del presidente della Commissione Antimafia è stata netta: “Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria, Santelli, fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso”.
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5 Stelle, nessun provvedimento ufficiale nei confronti di Marra

Per il momento in ogni caso, sembra che la maggioranza di governo abbia deciso di non intraprendere nessun di procedimento nei confronti di Marra. Resta il fatto che le sue dichiarazioni non sono per nulla piaciute a Davide Crippa, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera che ha definito le sue frasi inaccettabili e pretendendo le sue scuse pubbliche: “Morra dovrebbe chiedere scusa per quanto affermato. Quanto detto è inaccettabile. Lo conosco e credo che, quelle pronunciate ieri, siano parole molto lontane dal suo modo di pensare. E’ errato unire logiche politiche a temi molto delicati come quelli della malattia oncologica” Molto più tranciante il giudizio del deputato Pd Emanuele Fiano: “Le parole del senatore Morra sono indegne nei confronti dei calabresi e ingiuriose e volgari nei confronti della memoria di Iole Santelli. Bisogna combattere senza tregua l’ndrangheta, non offendere i calabresi con parole qualunquiste. Il senatore Morra avrebbe già dovuto scusarsi da molte ore”.
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