Reddito di cittadinanza, scandalo ad Agrigento: lo percepivano 8 criminali

Reddito di cittadinanza, scandalo ad Agrigento: lo percepivano 8 criminali, creando un danno all’erario di 110mila euro. Tutti denunciati dalla Guardia di Finanza

Guardia di Finanza
Reddito di cittadinanza, scandalo ad Agrigento: lo percepivano 8 criminali (Foto: Facebook)

Il reddito di cittadinanza continua a far discutere. Il problema non è la scelta politica di sostenere le famiglie meno abbienti, specie in un momento di crisi economica mondiale, ma il controllo su chi lo percepisce. Non è un caso infatti che molto spesso finisca nella mani sbagliate, di chi non ne avrebbe nessun bisogno, magari privando persone in difficoltà di un aiuto. La scorsa estate fu piuttosto eclatante il caso dei fratelli Bianchi, responsabili della morte del giovane Willy Monteiro di Paliano. Ora una storia simile e se possibile ancor più grave è balzata all’onore delle cronache. Ad Agrigento la Guardia di Finanza ha denunciato 8 persone per i reati di indebita percezione di reddito di cittadinanza e falso in autodichiarazione. La cosa grave e che gli otto indagati erano tutti criminali, condannati in passato per associazione di tipo mafioso, omicidio, traffico di sostanze stupefacenti e furto.

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Reddito di cittadinanza, scandalo ad Agrigento: finiva nelle tasche di assassini e truffatori

GdF e Carabinieri
Reddito di cittadinanza, scandalo ad Agrigento: finiva nelle tasche di assassini e truffatori (Foto: Getty)

Tra le otto persone che sono state denunciate dalle forze dell’ordine figurano anche degli assassini. Uno di loro era infatti coinvolto nell’omicidio del giudice Rosario Livatino, condannato in via definitiva per associazione per delinquere di stampo mafioso per un totale di 7 ergastoli. 

I militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Agrigento ritirato otto social card intestate alle famiglie dei criminali, a cui se ne aggiungono altre 11 già requisite nei giorni scorsi. Ovviamente nell’idea del legislatore esistevano dei paletti ben precisi per poter usufruire del reddito di cittadinanza. Tra le varie specifiche, oltre ai termini economici, esistono delle limitazioni legate alla propria fedina penale.

L’essere sottoposti a misure cautelari personali o aver ricevuto una condanna per gravi delitti, esclude automaticamente dalla richiesta del sussidio finanziario. A quanto pare però, qualcuno sembra averlo ignorato. E non è la prima volta.

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