Napoli, dopo la denuncia per la carenza delle bombole di ossigeno necessarie per i malati di Covid arriva una prima soluzione
Da diversi giorni la Campania ha lanciato l’allarme per la carenza e in alcuni casi l’assenza di bombole ad ossigeno nelle farnacie per i pazienti Covid curati a casa. Tutti quelli che possono dare una mano sono chiamati all’appello e i primi a rispondere sono stati i sommozzatori.
Gli appassionati di subacqeua sanno bene cosa vuol dire essere attaccati ad una bombola per le loro immersioni, non possono tirarsi incdietro. E così l’esempio è arrivato da Centro Sub Campi Flegrei di Pozzuoli (alle porte di Napoli). Ha organizzato una raccolta delle bombole in dotazione ai suoi associati per donarleai malati di Covid curati in casa.
Il passaparola è partito su Facebook: “Appello ai colleghi dei diving. La pandemia ha causato una forte carenza di bombole di ossigeno. In Campania potete consegnare le vostre alle Capitanerie di Porto. In questi giorni erano tantissime le telefonate ricevute al diving di persone disperate che ci chiedevano come fare. Oggi abbiamo consegnato le nostre alla Capitaneria di porto di zona. #centrosubcampiflegrei #insiemecelafaremo”.

Solo il primo esempio perché sulla scia dell’allarme lanciato da Federfarma anche la Capitaneria di porto di Napoli ha donato alla Croce Rossa cittadina alcune bombole per chi ha realmente bisogno.
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A Napoli e in Campania carenza cronica di bombole, ma la Regione si sta attrezzando
Dopo l’iniziativa del ‘tampone sospeso’, quindi Napoli ancora una volta dà il buon esempio anche per i pazienti Covid. Quelli che sono curati a domicilio hanno necessità dell’ossigeno per aumentare la loro saturazione. Ma nelle ultime settimane le farmacie campane, e non solo, sono rimaste senza.
La Regione comunque si è già mossa. Il 6 novembre con una ordinanza ha autorizzato i medici di famiglia a prescrivere i concentratori, macchine che aumentano la concentrazione di ossigeno nell’aria per i pazienti Covid a domicilio attraverso l’uso di caschetti specifici.
Ma come ha spiegato il presidente di Federfarma Campania, Nicola Stabile, la situaziome rimane delicata: “Oggi siamo ancora in situazione critica, ma meno difficile di sette giorni fa. Le richieste di ossigeno nelle farmacie sono tantissime e arrivano anche da persone non contagiate che vorrebbero averleper non rischiare.