L’Istat ha realizzato un rapporto in merito a quello che è il commercio con l’estero da parte dell’Italia
L’Istat ha realizzato un rapporto in merito al commercio dell’Italia con l’estero. A settembre si è stimata una crescita congiunturale delle esportazioni pari al 2,7%, mentre una flessione dello 0,6% si è avuta per le importazioni. L’aumento su base mensile dell’export è dovuto al marcato incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,1%), mentre quelle verso l’area Ue sono in leggero calo (-2,1%).
Nel terzo trimestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’export segna un +30,4%, al quale contribuisce principalmente la vendita di beni strumentali ed intermedi. Nello stesso periodo sono cresciute le importazioni del 21,7%.
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Commercio con l’estero, i settori che contribuiscono maggiormente alla crescita dell’export

Il settore che più di tutti contribuisce all’export è quello dei mezzi di trasporto (+28,7%), seguono “metalli di base e prodotti in metallo (+9,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,2%), articoli di abbigliamento(+6,4%) e autoveicoli (+5,8%). In forte diminuzione, annualmente, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-51,1%)”.
Annualmente i paesi che contribuiscono maggiormente ad incrementare l’export sono Usa (+11,1%), Svizzera (+15,7%), Germania (+6,0%), Cina (+33,0%) e Polonia (+19,4%).
Decrescita per vendite verso i paesi esportatori di petrolio, associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, Spagna e Regno Unito.
Commercio estero: a settembre 2020 esportazioni +2,7% su agosto e +2,1% su base annua; importazioni -0,6% su mese e -6,4% su settembre 2019 #istat https://t.co/NztnnI7ho8 pic.twitter.com/fwr24wkSb1
— Istat (@istat_it) November 17, 2020
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