Il tampone sospeso è la triste ma anche incredibile evoluzione del caffé sospeso, antica pratica partenopea.
Il Covid-19 ha completamente modificato tutte le nostre usanze e le nostre tradizioni spingendoci a dover rinunciare completamente al nostro stile di vita. La malattia che si è originata nei mercati della carne di Wuhan ha modificato completamente il mondo diventando diversi mesi fa una pandemia riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Parliamo di un virus particolarmente infido che si diffonde e passa da persona a persona con una velocità incredibile, che ancora oggi stiamo cercando di rallentare come possiamo. proprio in quest’ottica rientra l’ultimo dpcm del presidente Giuseppe Conte dallo scorso 4 novembre quando ha deciso di dividere l’Italia in tre tipi diversi di zone: sono gialla, zona arancione e zona rossa. Malgrado le modifiche pesanti i nostri comportamenti qualche tradizione continua a resistere al Covid-19, magari evolvendosi in tempo di pandemia. Come quella napoletana del cosiddetto caffè sospeso, che prevede di pagare un caffè in più ogni volta che ci si reca in un bar. in questo modo quando una persona povera alla voglia di caffè può entrare in un bar e chiedere appunto il caffè sospeso pagato da un’altra persona.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, Boris Johnson negativo al tampone: resterà in isolamento
“Tampone sospeso”, a Napoli nasce nuova usanza per il Covid-19
Purtroppo a causa della malattia i bar e i ristoranti sono sempre più chiusi e il contatto con le altre persone un lontano ricordo. Tuttavia la tradizione si rinnova si reinventa ed al caffè si è passati al tampone sospeso. In questo momento sono ben 2000 i tamponi che sono stati donati da un gruppo di farmacie. Nella III Municipalità di Napoli il farmacista Ersilio Mele della Sanità ha donato, in collaborazione con altri enti, 2000 test rapidi per coloro che non possono permetterselo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Covid-19, l’annuncio di Moderna: “Nostro vaccino efficace al 94,5%”