Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato delle difficoltà attuali del Movimento 5 Stelle.

L’auspicio del Ministro degli Esteri Luigi di Maio è che Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista, che negli ultimi giorni hanno assunto delle posizioni molto critiche nei confronti del Movimento e degli Stati generali, possano tornare a sostenere la maggioranza di governo. Bisogna però “trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti e che, soprattutto, rafforzi il M5s. O si capisce che l’obiettivo è uno e si rema tutti nella stessa direzione, oppure la vedo dura”. L’ex vicepremier respinge inoltre le accuse di chi sostiene che questa “riunione” organizzata dai 5 Stelle sia partita “azzoppata”: “Io ho visto tutti i partecipanti molto soddisfatti. Questo è importante. Poi se a qualcuno non è piaciuto va bene, è legittimo. Ma siamo in democrazia e decide la maggioranza”.
Leggi anche: Coronavirus, Arcuri: “Non c’è pressione sulle terapie intensive”
Di Maio: “Ho sempre diffidato da chi crede di essere il titolare della verità assoluta”

Ci sono però le ultime dichiarazioni di Di Battista che ha parlato di un vertice pentastellato che si inchina davanti al potere. Dichiarazioni molto forti anche se il Ministro degli Esteri non crede “non si riferisse al Movimento. Alessandro ha molte energie in questo periodo. È un bene. Di mio ho sempre diffidato da chi crede di essere il titolare della verità assoluta. E se non ricordo male, anche lui la pensava così”. Il Movimento secondo Di Maio ha bisogno di dotarsi al più presto di un organo collegiale perché sono finiti i tempi in cui potevano dipendere dal loro fondatore: “L’era delle leadership carismatiche è finita. Parlare di condizioni secondo me non è l’approccio giusto per costruire insieme. Se decidesse di farlo ne sarei felice, come lo sarei per altri amici di percorso”. Durante l’intervista ha però negato categoricamente che Forza Italia possa entrare dentro la maggioranza di governo.
Leggi anche: Calabria, Zuccatelli si dimette da Commissario per la Sanità