Campania, le scuole dell’infanzia e primarie sono pronte per la riapertura: ancora una settimana di attesa per le famiglie
La Campania è appena entrata in zona rossa, con tutto quello che consegue a livello di chiusure e di limitazioni negli spostamenti. Ma almeno una buona notizia per le famiglie c’è. Oggi l’Unità di Crisi della Regione ha deciso la data nella quale potranno riaprire le scuole, almeno quelle dell’Infanzia e le Primarie.
Succederà martedì 24 novembre, “previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni. Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l’Unità di crisi regionale all’unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza”, è scritto nella comunicazione.
Una comunicazione arrivata a poche ore dalla scadenza dell’ordinanza che era stata firmata dal governatore Vincenzo De Luca nella quale era stata disposta la didattica a distanza per tutti le classi di ogni ordine e grado. Contro la decisone erano scese in piazza le famiflie, a cominciare dalle mamme, ma non era servito a far cambiare idea all’amministrazione regionale.
In base al fresco ingresso in zona rossa, in Campania la didattica a distanza sarebbe prevista per seconda e terza media, scuole superiori e università, lasciando aperte infanzia, primarie e prima media. In realtà però la Regione almeno fino al 24 novembre adotterà una politica più prudente.
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Calabria, due settimane di stop per tutte le scuole: ha deciso la Regione
Se la Campania ha deciso di aprire, seppure parzialmente, le scuole tra dieci giorni non così è per la Calabria. Un’altra regione in zona rossa, un altro territorio che per tutelare la salute di tutti blocca l’attività nelle aule. Dal 16 al 28 novembre infatti saranno sospese tutte le attività scolastiche, con ricorso alla didattica a distanza, dal 16 al 28 novembre. Vale per tutte le scuole di goni ordine e grado senza distinzioni.
Lo prevede l’ordinanza numero 87 firmata dal presidente facente funzioni, Nino Spirlì.
Tutto parte dalle ultime analisi epidemiologiche elaborate dall’Unità di Crisi regionale con un incremento nei valori degli indicatori di allerta. Nell’ordinanza è anche previsto
lo screening gratuito, con tampone rapido antigenico, per i genitori degli alunni che frequentano la Primaria e la scuola dell’Infanzia. Dovrà essere effettuato dalle Aziende sanitarie provinciali.