Covid-19, terapie intensive al collasso: 10 regioni sono al limite

Covid-19, terapie intensive al collasso: 10 regioni sono al limite. In cima alla lista nera troviamo l’Umbria con il 57% di saturazione dei posti letto

Terapie intensive
Covid-19, terapie intensive al collasso: 10 regioni sono al limite (Foto: Getty)

La seconda ondata di coronavirus sta raggiungendo il suo picco massimo in queste settimane. Secondo il comitato tecnico scientifico la curva dei contagi toccherà l’apice solo alla fine del mese di novembre, ma le misure restrittive adottate in varia misura sul territorio nazionale dovrebbero contenere i danni. Le 30mila infezioni quotidiane sono ormai una costante dell’ultima settimana, così come la percentuale di positivi in base al numero di tamponi processati (superiore al 15%). In questo scenario a preoccupare maggiormente, come avvenuto lo scorso marzo, sono le condizioni delle terapie intensive dei nostri ospedali. Secondo il monitoraggio dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali, in tutta Italia il 34% dei posti in intensiva sono occupati da pazienti Covid. Oggi c’è stato un piccolo calo del 3% rispetto al picco registrato lo scorso 10 novembre, che rappresenta l’apice dall’aprile scorso. La situazione è sopra la soglia di criticità (il 30%) e coinvolge in maniera cospicua almeno 10 regioni. Anche i pazienti Covid negli altri reparti sono in aumento (+1%) arrivando a sfiorare il 53% del totale.

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Covid-19, terapie intensive al collasso: la situazione peggiore in Umbria

Terapie intensive al limite
Covid-19, terapie intensive al collasso: la situazione peggiore in Umbria (Foto: Getty)

Entrando nello specifico della situazione regionale, il ministero della Salute ha definito critica la situazione di 10 regioni.

In cima a questa lista nera troviamo l’Umbria che ha la peggiore percentuale (57%) di saturazione dei suoi posti letto di terapia intensiva. A seguire c’è il Piemonte (con il 56%) e la Lombardia (con il 54%). Particolarmente grave anche la condizione della Provincia autonoma di Bolzano (sopra il 53%). 

Scorrendo la triste classifica si trovano in difficoltà anche la Valle d’Aosta (50%), la Toscana (47%), le Marche (46%), la Liguria (44%), l’Emilia Romagna (38%) e la Campania (33%). Borderline invece Sardegna e Puglia che sono proprio sulla soglia del 30%. Per ora invece più tranquilla la situazione del Lazio, nonostante i numeri in aumento a Roma.

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