Giuseppe Tani si è dimesso: dopo la terribile gaffe con l’oramai famoso ciondolo anti-Covid, il segretario generale della Siap ha deciso di farsi da parte.
Giuseppe Tani, segretario generale della Siap, si è dimesso. Lo riferisce AdnKronos. Il dirigente, dopo il gesto del ciondolo anti Covid-19 che ha fatto tanto discutere, ha chiamato il presidente della Regione Puglia presentando le sue irrevocabili dimissioni dal consiglio di amministrazione di Innova Puglia, società per la programmazione strategica a sostegno dell’innovazione sotto il controllo dell’ente regionale.

Ciondolo anti-Covid, Giuseppe Tani si dimette
Il governatore Michele Emiliano ha accettato la richiesta e il tutto dovrebbe essere formalizzato già in serata. Il tutto è successo ieri quando Tani, durante la commissione affari costituzionali della Camera, ha mostrato un ciondolo al collo facendo un annuncio sconcertante. Ovvero: “Oggi indosso un micro purificatore d’aria del costo di 50 euro, un oggetto di tecnologia israeliana. E’ capace di neutralizzare i batteri e andrebbe distribuito a tutti i membri delle forze di polizia e a tutti i sanitari”.
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Una dichiarazione a dir poco assurda, considerando la carica ricoperta dal diretto interessato. Lo ha praticamente definito un’arma contro il coronavirus, al pari della mascherina e del distanziamento sociale: “Questo ciondolo genera cationi che annullano qualsiasi virus per un metro cubo attorno a chi lo indossa”, ha ribadito con veemenza totale convinzione. Ma il web e i media non perdonano, e così ha fatto il giro della rete scatenando un’indignazione totale. La pressione a quel punto è stata asfissiante e ne è venuto così il passo indietro.
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