Torna a parlare il ministro Speranza sulla situazione Covid in Italia. Il Ministro afferma che le zone non sono una punizione.

A giorni dall’uscita del nuovo Dpcm non si sono ancora placate le polemiche contro il nuovo decreto, con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che è tornato a parlare della situazione Covid sulla penisola. Infatti il Ministro ha ricordato che la divisione in zone dell’Italia non è una punizione.
Il ministro durante l’ultima intervista si è nuovamente preso le sue responsabilità, specialmente sull’ultimo Dpcm che ha portato l’Italia ad essere divisa in zone. Infatti il ministo, intervistato alla trasmissione Stasera Italia Weekend su Rete 4, ha sottolineato la decisione di dividere l’Italia in tre zone di gravità. La scelta per Speranza è una misura per aiutare il terriotorio a uscire da una fase difficile.
Una scelta dura quella di Speranza, ma giustificata con la necessità di far uscire la penisola da una situazione molto seria. Ma gli effetti del nuovo Dpcm si vedranno solamente tra un paio di settimane, visto che nella giornata di ieri, l’Italia ha fatto registrare 39.809 nuovi contagi ed un incremento di 425 decessi. Andiamo quindi a vedere le parole di Speranza a Rete 4.
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Covid, Speranza ricorda: “La situazione è molto seria”

Durante la sua intervista su Rete 4, Speranza ha ricordato che chi sottovaluta questa situazione sta commettendo un errore molto grave. Inoltre il Ministro ha voluto dare un messaggio chiaro alla popolazione: “La situazione è complicata, serve il contributo di tutti, senza risse istituzionali“. Poi Speranza ha scelto di difendere il nuovo Dpcm, ricordando che la divisione in zone è stata una scelta per non penalizzare tutti i territori.
Poi il Ministro ha concluso facendo chiarezza sul caos sanità in Calabria. Infatti Speranza ha ricordato che non è stato questo Governo ad aver confermato il commissario alla Salute della Calabria, Cotticelli, bensì ci aveva pensato il Governo precedente.
Inoltre prima di rassegnare le dimissioni, Speranza ha affermato di aver approvato un decreto legge sulla sanità in quella Calabria, che crea tutte le condizioni per ripartire. Infatti la nuova riformamette più risorse, dà più poteri a chi deve governare quella sanità e mette in campo competenze più significativem così adesso il Governo cerca nuove persone per voltare pagina e far ripartire la sanità regionale calabrese.
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L.P.
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