Covid-19, i danni ai polmoni: la scoperta della ricerca

Una ricerca sul Covid-19 rivela i danni ai polmoni che questo virus fa: “Mai vista una cosa del genere”, commentano gli scienziati

Covid-19 ricerca
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Mauro Giacca è uno degli scienziati che ha contribuito alla pubblicazione della ricerca che parla dei danni ai polmoni causati dal Covid-19. Docente ordinario di Biologia Molecolare all’Università di Trieste, insegnante di Scienze cardiovascolari al King’s College di Londra, ha diretto anche il Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia per 15 anni. Oggi, insieme ai suoi colleghi, ha pubblicato la ricerca sul Lancet eBioMedicine.

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La Repubblica ha sentito il professore Giacca proprio in merito alla ricerca pubblicata che è risultata molto interessante e sorprendente per gli scienziati stessi. Una situazione piuttosto tragica si è presentata dinanzi ai loro occhi: “Trombi, distruzione degli alveoli, formazione di cicatrici nei polmoni e sincizi. Sebbene i polmoni siano il grosso problema, anche il cuore soffre in modo indiretto per mancanza di ossigenazione”.

Covid-19, la ricerca sui danni ai polmoni: le scoperte

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La ricerca condotta dal professore Mauro Giacca ed i suoi colleghi e pubblicata sul Lancet eBioMedicine ha prodotto risultati sconcertanti. “Qualcosa di mai visto prima”, queste le parole degli scienziati che si sono occupati del caso. “Lo studio è nato – racconta Giacca – grazie a Rossana Bussani appassionata di anatomia patologica ed esperta di autopsie. Nonostante il Ministero della Salute sconsigliasse questa procedura per i morti di Covid-19 lei l’ha eseguito ed è stato scoperto che per farle bisogna essere bardati, altrimenti c’è ancora rischio contagio”.

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L’osservazione dei polmoni è stata fase chiave della ricerca: “I polmoni sono pieni di cicatrici, il sangue si coagula – spiega Giacca – e forma trombi, le cellule restano infettate dal virus anche per più di un mese“.