Covid-19, il lockdown sarà quasi inevitabile considerando la situazione attuale. Lo riferisce il virologo Andrea Crisanti intervenuto ai microfoni de Il Mattino. Ecco qual è l’attuale situazione italiana.

Lockdown ormai inevitabile in Italia: non ha dubbi il professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia dell’Università di Padova, intervenuto quest’oggi ai microfoni de Il Mattino. Arrivati alla soglia di 30 mila contagi al giorno con l’ultimo bollettino di ieri, il Bel Paese si riaffaccia praticamente a un’emergenza simile a quella vissuta durante i mesi della scorsa chiusura primaverile.
Ora bisognerà solo decidere come e quando, ma il rintanarsi presso le proprie abitazioni sarà un passaggio ineluttabile per non sprofondare in un punto di non ritorno. L’ultimissima speranza è appena al nuovo Dpcm: se questo avrà degli effetti potremo fare un altro tentativo, altrimenti non vi resterà altro che la soluzione estrema.
Covid-19, Crisanti fa il punto della situazione
I tempi del verdetto sono i seguenti: “Penso che aspetteranno la prossima settimana per capire se il Dpcm sta dando risultati. Se mercoledì non vedremo dati differenti, sarà finita. Si andrà per forza al lockdown, magari in una forma meno severa di marzo. Ma qualcosa sarà inevitabile fare”, evidenzia il virologo.
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Ma quel che è certo è che siamo già in ritardo, come evidenzia l’esperto. Ancor prima di un lockdown nazionale, infatti, servivano più interventi regionali: “Sa qual è il problema, vero? Siamo in ritardo, abbiamo aspettato troppo tempo. Il lockdown nelle regioni maggiormente in affanno andava fatto due settimane fa, non adesso”. Motivo per cui, attuarli eventualmente adesso, sarebbe tutto inutile come evidenzia Crisanti.
La soluzione resta pertanto una chiusura a 360°, magari non severissima come quella vissuta a marzo scorso: “Possiamo anche scegliere la formula della Germania, ma quel Paese è intervenuto due settimane prima di noi. Basta vedere quanti casi hanno su un numero di abitanti assai più alto. La Germania sta intervenendo per tempo, noi siamo in ritardo, perché abbiamo più positivi ogni giorno, ma stiamo aspettando nel prendere decisioni simili a quelle già varate dalla Merkel”.
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