Coronavirus, Zangrillo: “La situazione non è così grave”

Michele Zangrillo ha spiegato che questa nuova ondata di contagi da coronavirus è meno preoccupante di quello che può sembrare. 

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Dopo il nuovo Dpcm firmato dal governo per contenere la diffusione del coronavirus, la tensione nel paese è diventata ormai palpabile. Da un lato ci troviamo di fronte a un’emergenza sanitaria molto complicata da gestire, e giudicare in tal senso le decisione prese dall’esecutivo guidato da Conte non è affatto semplice. Dall’altro, sembra sempre più chiaro, con il passare dei giorni, che una parte della popolazione, in particolar modo commercianti e liberi professionisti, è ormai esasperata dalle conseguenze economiche del precedente lockdown, e difficilmente una nuova quarantena sarà accettata placidamente dai cittadini come invece è accaduto a Marzo. 

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Coronavirus, Zangrillo: “Dobbiamo essere tranquilli”

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Chi invece continua ad andare controcorrente rispetto al parere di molti esperti, che ritengono un nuovo lockdown inevitabile in virtù di una situazione considerata gravissima, è Michele Zangrillo. In un’intervista concessa al programma “Stasera Italia”, il primario del San Raffaele di Milano ha spiegato che la situazione è meno catastrofica di quanto viene invece raccontato dai media in questi giorni: “Il 28 marzo io e il mio fratello professionale, il professor Beretta, una sera disperati ci siano lasciati andare a dire ‘ci sarà un ventilatore per noi’. Dopo 40 giorni, non c’erano più pazienti gravi da ricoverare. Perché ora ci troviamo in affanno?. Ciò detto il messaggio che deve passare all’opinione pubblica è che dobbiamo essere tranquilli perché comunque l’Italia sta reagendo in modo positivo. Perché il Coronavirus non è un fenomeno italiano ma europeo e mondiale. Noi abbiamo la brutta abitudine di guardare i nostri difetti prima di confrontarsi con l’estero e noi siamo stati un modello, pur con tutti gli errori commessi nella prima fase”.

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