Coronavirus, Salvini: “Soldi sui conti correnti di tutti i lavoratori autonomi”

L’emergenza sanitaria innescata dal coronavirus si aggrava di giorno in giorno, e Matteo Salvini ha esposto la sua ricetta per combattere questa crisi. 

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La situazione in Italia inizia a farsi sempre più preoccupante. Oggi il governo dovrebbe definire il nuovo decreto per fronteggiare un’emergenza che negli ultimi giorni sembra essersi decisamente aggravata. Ma stavolta le persone, e in particolare i commercianti, sembrano essere molto meno propensi ad accettare un nuovo lockdown da parte del governo, come dimostrano le proteste che si stanno verificando in tutta Italia dopo le voci di una possibile nuova chiusura totale del paese. In questo contesto arrivano le dichiarazioni di Matteo Salvini, che ha proposto la sua ricetta su come fronteggiare questo difficile momento. Il leader della Lega ha chiesto al governo che siano al più presto emanate delle nuove misure che possano proteggere gli anziani e le categorie più fragili e un potenziamento del settore sanitario attraverso l’assunzione di medici e infermieri. 

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Coronavirus, la soluzione di Salvini per commercianti e Partite Iva

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Per quanto riguarda commercianti e Partite Iva, secondo Salvini l’unica soluzione per mettere un argine a delle nuove limitazioni che rischiano di mettere queste categorie in ginocchio da un punto di vista economico, è quella di immettere “soldi sui conti correnti di tutti i lavoratori, anche autonomi, danneggiati da nuove limitazioni. Pagamento della cassa integrazione e dei bonus arretrati, oltre che di tutti i debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti di privati, famiglie e imprese. Nessuna chiusura di attività culturali, sportive, economiche e commerciali che rispettano le norme anti-virus già stabilite”. Ma per il segretario della Lega c’è bisogno anche di cambiare i protocolli sanitari attualmente utilizzati per il tracciamento e il contenimento del virus: “Tamponi a domicilio e test in farmacia, per eliminare le assurde code di queste settimane. Un protocollo per curare da subito a casa i malati non gravi, anche con idrossiclorochina, per non intasare gli ospedali e garantire le cure a tutti gli altri malati”.

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