Coronavirus, Spadafora: “Difficile concludere il campionato di Serie A”. Il ministro dello Sport ha lanciato l’allarme durante la puntata di “L’Aria che Tira” su La 7
Il rialzo dei contagi anche nel mondo dello sport non può far dormire sonni tranquilli. Il calcio è di sicuro tra i più colpiti in questo momento, visti i grandi spostamenti dovuti agli impegni internazionali. Riprendere a giocare la Nations League ha portato diversi giocatori europei a muoversi costantemente sul territorio continentale, attraversando zone ad alto rischio infezione. Non è un caso che i positivi siano aumentati a dismisura nell’ultimo mese. Ora la Champions e l’Europa League rischiano di essere un ulteriore volano che può mandare tutto a carte 48. Ceferin e la Uefa sembrano sicuri di portare a termine il programma grazie all’attuazione del protocollo sanitario che tratta i contagiati come semplici infortunati. In Italia abbiamo visto che la realtà è ben diversa, con le polemiche seguite al caso focolaio del Genoa e alla mancata disputa di Juventus-Napoli. Di questo è tornato a parlare anche il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, intervistato dalla trasmissione “L’Aria che Tira” in onda questa mattina su La7.
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Coronavirus, Spadafora: “Difficile concludere il campionato di Serie A. La Lega deve avere un piano B e C”

“Non sono un grande esperto di calcio e non l’ho mai nascosto, ma riconosco l’importanza del pallone come una delle industrie principali del nostro Paese. La Serie A è un mondo a sè ed ha una valenza enorme per tutto il movimento. Certo vedendo la situazione attuale c’è il rischio che non si riesca a concludere la stagione con il programma originario“, spiega Spadafora su La7. Poi aggiunge: “Come già ribadito diverse volte la Lega deve avere un piano B e C per far fronte all’emergenza“.
Infine un passaggio anche su Cristiano Ronaldo e la polemica del mancato rispetto del protocollo. “Non era mia intenzione parlarne ancora ma ribadisco il concetto. Non è stato rispettato il protocollo. Vorrei ricordare che c’è un’inchiesta in corso. Invito sempre i presidenti di Serie A a rispettare le regole, dando il buon esempio a tutti“.
Un momento di certo non facile per il numero uno dello Sport, al centro delle varie correnti di interesse politico ed economico che vedono coinvolte tutte le principali società italiane. La speranza è che il contenimento della curva dei contagi renda possibile lo svolgimento di tutte le partite previste, in piena sicurezza sanitaria e sociale.
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