Coronavirus, Bertolaso: “Il Governo poteva fare di più in estate”

L’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha rilasciato un’intervista in cui ha accusato il governo di non aver gestito al meglio l’emergenza sanitaria. 

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L’ex Capo della protezione Civile Guido Bertolaso ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la gestione dell’emergenza sanitaria da parte del governo negli ultime mesi, nel corso della trasmissione “Quarta Repubblica”, in onda su Rete 4. Bertola ha affermato che “Siamo in emergenza totale, basti vedere anche il lockdown notturno deciso in Lombardia. Ma quando si è emergenza ci sono due situazioni da gestire: una è l’emergenza stessa appunto, l’altra quella di prendere decisioni. Bene, in questo paese non si sa nemmeno chi deve decidere. Ora il Governo nel Dpcm ha scaricato molte responsabilità sui sindaci. Prima di arrivare a bloccare sport, ridurre capienza ristoranti, c’era da fare un duro lavoro durante l’estate, perché si sapeva bene della seconda ondata. E il Governo non lo ha fatto”. Un’accusa forte e inequivocabile nei confronti delle scelte dell’esecutivo guidato da Conte. 

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Coronavirus, Bertolaso: “Sapevamo tutti che l’epidemia sarebbe ritornata”

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Anche perché a suo parere, era scontato che l’epidemia si sarebbe di nuovo fatta viva con questi numeri: “Sapevamo tutti benissimo che l’ondata dell’epidemia sarebbe ritornata e sapevamo quindi di dover aumentare i posti letto. Ho letto bizzarre affermazioni del tipo ‘che solo il 10% dei posti in terapia intensiva sono impegnati’. Ma questa gente lo sa che se io metto dentro al reparto un malato di covid tutti gli altri letti sono di conseguenza finiti? Sono state tutte polemiche pretestuose che parlavano di inutilità di quegli ospedali”.

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