Manifestazione anti-Covid, polizia ferma militante a Roma: il motivo

Nel corso della manifestazione che si sta tenendo a Roma anti-Covid, la polizia ha fermato un militante che non stava indossando la mascherina. 

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Momenti di tensione a Roma durante lo svolgimento della manifestazione contro il coronavirus. L’evento è stato promosso dall’ex generale Antonio Pappalardo, divenuto famoso negli ultimi tempi come leader del movimento dei Gilet Arancioni. La polizia a un certo punto ha fermato un manifestante perché non indossava la maschera. D’altronde, considerato il contenuto della manifestazione, già da alcuni giorni le forze dell’ordine temevano che l’evento si sarebbe svolto in aperta polemica con le misure di prevenzione intraprese dal governo. Anche per questo il capo della Polizia Gabrielli aveva inviato una comunicazione a tutti i prefetti d’Italia, avvertendoli dei possibili pericoli per la salute pubblica che le proteste dei “negazionisti” potevano portare con sé. 

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Manifestazione anti-Covid, i partecipanti: “Non siamo negazionisti”

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Un esponente della protesta, intercettato da alcuni cronisti ci ha però tenuto a ribadire che “non siamo negazionisti, quel termine viene usato per chi nega l’Olocausto, mentre io credo sia alla Shoah che al Covid. Ma qui siamo arrivati al punto che la Costituzione non esiste più e non si può né dissentire né manifestare”. Diverse le testimonianze raccolte dai giornalisti sul luogo, che hanno testimoniato una profonda insofferenza dei manifestanti verso l’utilizzo delle mascherine. È bene precisare che questa protesta nasce dalla convinzione di chi l’ha organizzata, che la pandemia di coronavirus sia stato un fenomeno ingigantito, estremizzato e strumentalizzato per fini politici.

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