Maltempo, muore ciclista a Fossato di Vico: escursione in bici fatale

Dell’uomo di 62 anni si erano perse le tracce a causa della forte pioggia e del freddo intenso giunti all’improvviso, il cadavere è stato recuperato dal Soccorso Alpino.

bici sotto alla pioggia

Era andato in montagna con la sua bicicletta per compiere una piccola escursione, ma l’arrivo improvviso del maltempo gli è stato fatale. Così ha perso la vita un uomo di 62 anni a Fossato di Vico. Era andato via di casa alle undici di mattina per compiere un giro in sella alla due-ruote, senza fare più ritorno.

I parenti hanno diramato l’allarme non vedendo rincasare il congiunto. Portatisi presso la locale tenenza dei carabinieri, hanno avvisato le forze dell’ordine che l’uomo non rispondeva più alle insistenti telefonate sul cellulare fatte da loro e da alcuni amici. Una circostanza insolita che ha destato subito in loro grande preoccupazione, così visto anche il rapido precipitare delle condizioni atmosferiche hanno dato il via alle ricerche sul luogo della scomparsa.

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Le ricerche sotto il maltempo

I carabinieri consapevoli della gravità delle condizioni meteo avverse hanno richiesto l’intervento degli specialisti senza perdere nemmeno un minuto. La ricerca ha preso il via grazie a un team specializzato di soldati provenienti proprio da Fossato di Vico, nonché vigili del fuoco e membri del Soccorso Alpino dell’Umbria.

Alle ore 16.30 la campagna di perlustrazione delle alture circostanti ha dato esito favorevole con il rinvenimento della salma dell’uomo. Il sessantenne era cadavere all’interno di un’area difficile da raggiungere.

Le motivazioni del decesso non sono ancora state appurate, l’esame autoptico darà le risposte definitive. Al momento, al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi del malore causato anche dal repentino rovescio climatico.

I team di ricerca di Perugia, Sigillo e Foligno erano composti sia da tecnici che da personale di soccorso sanitario. I medici del 118 hanno dichiarato la morte dell’uomo. Il cadavere è stato recuperato e issato sulle barelle speciali in dotazione al soccorso alpino. Gli uomini intervenuti per le ricerche hanno dovuto trasportare a spalla il corpo esanime e attraversare la zona impervia grazie alle proprie capacità di alpinisti. La salma è stata poi spostata con un carro funebre fino al vicino ospedale.

Gli inquirenti hanno autorizzato lo spostamento del cadavere, così che i tecnici del SASU hanno potuto procedere alle operazioni di recupero. Poco prima, lo stesso team aveva salvato con l’ausilio degli uomini dell’Abruzzo un escursionista rimasto ferito dentro alla forra di Fossa Cieca, sulle gole del Gran Sasso.