È morta Rossana Rossanda, fondatrice del Manifesto: aveva 96 anni

Rossana Rossanda è morto all’età di 96 anni. La donna, giornalista e scrittrice, era stata la fondatrice del Manifesto e una storica dirigente del Partito Comunista. 

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Rossana Rossanda si è spenta nella notte all’età di 86 anni nella sua abitazione a Roma. A darne la notizia è stato il giornale Il Manifesto, di cui la donna fu la fondatrice, che inoltre annunciato per la giornata di martedì un’edizione speciale per ricordarla. La Rossanda fu una giornalista e scrittrice e una dirigente storica del Partito Comunista. Venne però espulsa nel 1969. Da giovane era stata un’antifascista convinta che aveva anche partecipato direttamente ai movimento di Resistenza. 

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Rossana Rossanda, una comunista mai pentita ma sempre critica

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È stata inoltre l’unica giornalista in Italia a essere riuscita ad ottenere un’intervista su Aldo Moro con Mario Moretti, capo delle Brigate Rosse. Fu allievo dell’economista Antonio Banfi e amica di Jean Paul Sartre. Nel 2005 scrisse un’autobiografia intitolata “La ragazza del secolo scorso” pubblicata da Einaudi. Si è sempre definita una comunista che non si è mai pentita ma che è rimasta sempre critica. E questo fu anche il motivo della sua adesione alla sinistra critica all’interno del PCi che le costò l’espulsione. Abituata a concedere interviste schiette e dirette in cui non si è mai nascosta davanti alle domande scomode.

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