Francesco, ragazzo transessuale a iNews24: “Morire perché ci si è innamorati è paradossale”

“Intraprendere il percorso è un po’ abbracciare la voglia di vivere”, Francesco Cicconetti ragazzo transessuale racconta la sua storia ad iNews24

Francesco Cicconetti
Instagram via @mehths

Francesco Cicconetti è un ragazzo transessuale di 24 anni. Di Rimini, Francesco non si è mai sentito veramente a suo agio nel corpo in cui è nato a tal punto da intraprendere un percorso, molto lungo, che l’ha portato a diventare la persona che è oggi. Simpatico, divertente, ricco di ironia, è così che stupisce e cattura followers su Instagram e YouTube, oltre ad avere una bellissima storia da raccontare. Ai microfoni di iNews24 abbiamo avuto il privilegio di ascoltare Francesco per un’interessante chiacchierata sulla sua vita e, purtroppo, sugli ultimi fatti di cronaca.

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Francesco, ragazzo transessuale: l’origine della sua storia

“Il percorso di transizione non è semplice, innanzitutto ci si incontra con una certa cadenza con uno psicologo. Se tutto va per il meglio si fanno visite mediche per capire se si può assumere testosterone: io sono in terapia ormonale da 2 anni e mezzo. Quando realizzi che non stai bene con te stesso e capisci perché, hai paura a raccontarlo agli altri. L’ho raccontato alla mia famiglia ed ai miei amici, nessuna reazione esagerata, mi amano tutti. Qualcuno ha avuto difficoltà a rivolgersi a me al maschile (ride, ndr)”.

Come per ogni altro procedimento che necessita di burocrazia, l’Italia non aiuta: “A distanza di due anni ho ancora la carta d’identità con scritto ‘Francesca’. Con il mio avvocato abbiamo intrapreso un percorso e spero che per la fine di quest’anno possa avere i miei documenti corretti”.

Francesco, star del web e punto di riferimento

“È dal 2013 che mi racconto sui social, da quando c’era Ask. – racconta Francesco che, ha un folto seguito sul suo profilo Instagram e su YouTube – Pian piano ho raccontato la mia vita, quando ho realizzato di voler intraprendere questo percorso, ho raccontato anche di questo e sono diventato un punto di riferimento per tanti”.

Francesco ci tiene a chiarire una cosa, in particolare, della sua storia e del suo percorso: “La mia non è una scelta, ci sono nato, non ho potuto avere scelta. Per me, ad un certo punto, è diventato se non lo faccio, non vivo. Non è mai una scelta, reputo di esserci nato. Intraprendere il percorso è abbracciare la voglia di vivere“.

Ciro e Maria Paola

Ciro e Maria Paola
Instagram via @ciromigliore_

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Impossibile non toccare un argomento di questo tipo con Francesco, ragazzo transessuale, in questo periodo storico. Una tragedia che ha avvolto l’intera Italia, non solo il piccolo paese in cui è avvenuto. Molto rammaricato, spiega: “C’è stato un modo di riportare i fatti accaduti a Ciro e Maria Paola veramente carente. Non è colpa di qualcuno nello specifico, ma al contempo di tutti. Manca l’informazione. Nella scuola manca l’educazione sessuale, in generale, inserire anche il tema transessualità sarebbe una valida risposta. I bambini di oggi, sono gli adulti del domani e anche i giornalisti del domani. Se studi in età precoce, saprai gestire al meglio questo tipo di situazione. Un episodio di transfobia, un femminicidio, sempre odio è. Sono state gestite male a posteriori, Ciro è stato chiamato in ogni modo possibile dai giornali: una tragedia nella tragedia. Ciro è un ragazzo ed in quanto tale va chiamato al maschile. Morire perché ci si è innamorati, è paradossale“.