Anziano investito e ucciso a Spoleto, anche la figlia incinta era morta così

Mario Profili è morto a 78 anni per le ferite riportate nell’investimento sulla Tuderte a Spoleto, anche sua figlia era morta investita durante una gara di velocità 23 anni fa.

auto coinvolta in incidente

La dinamica dell’incidente che ha causato la morte dell’uomo è ancora difficile da chiarire, per ora si sa soltanto che a falciarlo è stata un’auto utilitaria guidata da un altro anziano. Non ci sono segni di pneumatici sull’asfalto, segno che l’investitore non ha nemmeno provato a rallentare la corsa.

Probabilmente, la vittima deve essere sbucata davanti alla macchina all’ultimo istante, non lasciando il tempo di frenare.

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Il Comitato per la vita fondato da Mario Profili

Mario Profili era uno degli uomini più ben voluti di Spoleto, tutti ricordano ancora con grande tristezza la morte di sua figlia avvenuta 23 anni fa in circostanze analoghe a quelle che hanno tolto la vita al genitore sabato mattina.

Maria Cristina rimase uccisa quando era incinta da sette mesi e aveva 31 anni. Si trovava sulla strada provinciale 463 verso Acquasparta, improvvisamente una Golf che stava viaggiando a grandissima velocità la falciò mentre attraversava la strada.

L’auto, scoprirono lei indagini, era coinvolta in una gara clandestina di velocità.

Sia Maria Cristina che la figlia che portava in grembo morirono in ospedale. Tutta la città rimase in lutto per giorni, la notizia fece eco anche in tutta la nazione e poche settimane dopo la tragedia si verificò di nuovo: sulla Tuderte il giovane Omar Cialucco di 24 anni fu falciato da altre due macchine impegnate in una corsa clandestina.

Da questa triste storia nacque il Comitato per la vita, presieduto da Mario Profili e dal papà dell’altro ragazzo, Giampiero Cialucco. Il comitato lottò per anni per arrivare alle pene severe e al reato di omicidio stradale.