Covid-19, Iss: “Dati simili a febbraio, ma situazione epidemiologica diversa”

Nel corso di una Faq, l’Iss ha commentato i dati attuali relativi all’emergenza Covid-19 in Italia, confrontandoli con quelli registrati lo scorso febbraio

covid-19 iss
L’Iss ha commentato il recente aumento di casi positivi al Covid-19 (Getty Images)

Casi positivi in continuo aumento quelli relativi al Covid-19 in Italia. Al momento non si può ancora parlare di una seconda ondata vera e propria, ma certamente sono numeri che stanno iniziando nuovamente a preoccupare. Nel corso di una Faq, l’Istituto Superiore di Sanità ha commentato i casi di questi giorni, confrontandoli con quelli registrati alla fine del febbraio scorso.

A livello prettamente numerico, si tratta di dati giornalieri registrati pressoché uguali. “La fase epidemiologica è però completamente diversa. La trasmissibilità dei casi non è infatti salita più di tanto” si legge all’interno del sito: “Questo vuol dire che il lavoro svolto dai vari servizi territoriali sta dando i suoi frutti. La diffusione del virus nel nostro territorio è al momento contenuta“.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Vaccino Covid, il volontario ammalato: “Pronto alla seconda dose, non ho paura” 

Covid-19, Iss: “A febbraio erano tutti sintomatici”

covid-19 iss
Nonostante i numeri simili a febbraio, si tratta di una situazione epidemiologica completamente diversa (Foto: Getty)

Nonostante i numeri molto simili, l’emergenza Covid-19 a febbraio era epidemiologicamente diversa rispetto a quella attuale. A confermarlo è l’Iss, che ha pubblicato una Faq relativa al calcolo dell’indice Rt. Come sottolineato all’interno del sito, a febbraio i dati facevano riferimento quasi esclusivamente ai sintomatici e l’Rt era superiore a 2. “Grazie all’indice Rt possiamo dire che solo recentemente c’è stato un lieve aumento della trasmissibilità” si legge all’interno della Faq: “L’aumento dei casi da metà luglio è dovuto alle numerose attività di screening/tracciamento dei contatti, perlopiù asintomatici“.

Un’ulteriore conferma del fatto che, almeno per il momento, l’Italia sta gestendo la diffusione del virus sul territorio nazionale. Le due fasi epidemiologiche sono differenti sotto ogni punto di vista, il che permette di non allarmarsi nonostante il numero dei casi giornalieri sia nuovamente in crescita.

FORSE TI INTERESSA ANCHE >>> Coronavirus, Di Maio: “Non ci sarà un nuovo lockdown totale”