Iran, Khamenei contro Charlie Hebdo: “Odio verso la comunità musulmana”

Duro attacco del leader dell’Iran Khamenei a Charlie Hebdo dopo la nuova pubblicazione delle vignette caricaturali su Maometto per l’inizio del processo. 

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Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, ha lanciato una dura invettiva contro Charlie Hedbo dopo la ripubblicazione delle versioni caricaturali di Maometto per celebrare l’inizio del processo per la strage avvenuta nella redazione nel 2016. Il leader dell’Iran ha dichiarato che il peccato imperdonabile di Charlie Hebdo ha rivelato l’ostilità e l’odio del sistema politico e culturale occidentale verso l’islam e la comunità musulmana”.

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Charlie Hebdo, l’attentato del 2015

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Nel gennaio del 2015, un commando armato fece irruzione nella sede del giornale mentre era in corso una riunione della redazione. Gli uomini armati di kalashnikov iniziarono a sparare sui presenti provocando la morte di dodici persone. Nell’attentato perse la vita il direttore della testata e diversi collaboratori storici. Oltre a loro anche due poliziotti. Poco prima dell attacco, Charlie Hebdo aveva pubblicato su Twitter una caricatura di Al-Baghdadi, leader dell’Isis. Concluso l’attento, il commando rivendicò l’atto come una punizione al periodico per il suo stile dissacrante e ritenuto offensivo verso l’Islam. I terroristi in seguito si diedero alla fuga rifugiandosi nella sede di azienda alla periferia di Parigi. Restarono uccisi il 9 Gennaio in seguito a uno scontro a fuoco con la polizia. Gli autori della strage erano due fratelli, Said e Cherif Kouachi. Quest’ultimo era noto alle forze dell’ordine in quanto nel 2008 era stato arrestato per aver fatto parte di un gruppo terroristico che si occupava di reclutare combattenti sul suolo francese da inviare in Iraq.

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