Migranti, Viminale ricorre al Tar contro ordinanza di Musumeci

Il Viminale ha deciso di presentare ricorso contro l’ordinanza di Musumeci che dispone lo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza della regione Sicilia. 

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Il Viminale farà ricorso contro l’ordinanza di Musumeci. Sarà infatti un giudice del Tar a decidere se il decreto emanato dal Presidente della Regione Sicilia, che dispone lo sgombero obbligatorio di tutti gli hotspot e i centri di accoglienza sia legittimo o meno. La notizia però, dimostra inequivocabilmente come tra il governo e Musumeci sia fallito qualunque tipo di negoziazione. D’altronde già nella giornata di ieri, il governatore aveva ribadito a Stasera d’Italia che nulla lo avrebbe fatto desistere dalla sua decisione.

Musumeci: “Sicurezza sanitaria a rischio nella Regione”

Secondo Musumeci la sicurezza sanitaria degli abitanti della Regione che governa è fortemente a rischio a causa degli sbarchi, e la sua scelta si è resa necessaria per tutelare la salute pubblica. Durante la trasmissione Stasera Italia condotta da Veronica Gentili ha infatti affermato che “io opero come soggetto attuatore per l’emergenza del Covid-19, con apposita delega dello Stato e non solo come presidente della Regione. La mia è una competenza sanitaria, ho il diritto di decidere per la mia Regione e per questo allo Stato do 48 ore di tempo per liberare questi immobili, ricollocare i migranti e io metto i sigilli”.

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Migranti, dure accuse al governo da parte del sindaco di Sesto San Giovanni

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Alcuni giorni fa Roberti di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, si è lanciato in una dura invettiva contro il governo per come sta gestendo i flussi migratori. L’accusa del primo cittadino, e quella di aver smontato nei fatti il decreto sicurezza, e aver consequenzialmente fatto ripartire quello che lui ha definito come “il business dell’accoglienza”. Di Stefano ha infatti affermato che “grazie al ministro Lamorgese, che vorrebbe regalare l’iscrizione all’anagrafe a tutti i richiedenti asilo, ce li ritroveremo nelle prime posizioni delle graduatorie dei servizi di welfare, sorpassando gli italiani in difficoltà e gli stranieri regolari sulle case popolari, sui sussidi, sui servizi sanitari, sugli asili nido. Questa è la giustizia secondo la sinistra: privilegiare chi non ha nessun diritto a stare nel nostro Paese a discapito degli italiani più bisognosi e degli stranieri regolari”.

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