Migranti, Prodi: “L’Europa deve esprimere posizione unitaria in Africa”

Romano Prodi, durante un intervento alla Summer School, ha parlato della questione migranti e delle difficoltà dell’Europa nell’affrontare questa emergenza. 

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“Non c’è un’identità europea sulla questione migrazioni”. Queste le parole di Romano Prodi durante un suo intervento in videoconferenza alla Summer School a Marsala. Secondo l’ex premier infatti sulla questione dei flussi migratori in Europa si sta vivendo un vero e proprio dramma. Questo perchè il Vecchio Continente non riesce a “esprimere una posizione unitaria in Africa”, assecondando invece “un istinto che dice che a tenere fuori i migranti ci si guadagna sempre”. Prodi ha messo in guardia i leader europei su come l’Ue viene vista in nel Continente Nero, aggiungendo che spesso si festeggia troppo facilmente quando si vedono indire elezioni in quelle nazioni. La realtà invece è ben diversa, in quanto la maggior parte delle volte a suo parere si tratta di leader che riconfermano se stessi “al di là dei limiti della Costituzione”. 

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Prodi: “Se l’Europa non interviene, l’Africa andrà in mano alla Cina”

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Per affrontare in modo serio e ponderato la questione migranti, bisogna dunque in primo luogo ricostruire dalle basi il rapporto diplomatico con l’Africa. Su questo Prodi ha ricordato che “da presidente della commissione europea, proposi nel 2002 di fare delle Università del Mediterraneo. Costava due soldi per l’Europa, ma mi fu bloccato dai paesi del nord Europa. I ragazzi devono essere messi assieme, altrimenti è chiaro che l’Africa andrà in mano alla Cina, sono gli unici che fanno una politica globale nel continente africano”. Il problema principale dell’Europa nell’interfacciarsi adeguatamente a questa emergenza, è che ogni nazione agisce da sola, senza che ci sia un vero coordinamento politico all’interno dell’Ue. L’ex premier è però ottimista sul futuro in quanto ritiene che la crisi economica scatenata dall’epidemia di coronavirus, stia lentamento facendo emergere un nuovo modo di fare politica.

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