A Lampedusa alle prime luci dell’alba un furgone ha improvvisamente preso fuoco. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che per fortuna stazionavano lì vicino.
A Lampedusa, nella mattinata di oggi un furgone di proprietà della Nova Facility, una società di Treviso che gestisce l’hotspot in cui vengono ospitati i migranti sull’isola, ha improvvisamente preso fuoco. Sono stati i vigili del fuoco ad accorgersi del rogo, in quanto la loro postazione si trovava lì vicino. Per fortuna, sono riusciti in poco tempo a spegnere le fiamme. Il furgone in questione serviva a trasferire i migranti che sbarcavano sull’isola nel centro di Contrada Imbracola. Sull’episodio stanno adesso indagando i carabinieri. La situazione nell’hotspot di contrada Imbracola continua ad essere molto critica. Al momento nel centro sono presenti infatti più di novecento migranti, a fronte di una capienza massima di novantacinque persone. Una situazione drammatica, che aveva portato il sindaco dell’isola Totò Martello a chiedere al governo di proclamare lo stato di emergenza.
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Questione migranti, le dichiarazioni della ministra Lamorgese

Nella giornata di ieri, la Ministra degli Interni Lucia Lamorgese ha parlato della questione migranti durante il “Caffeina festival” organizzato dal giornale Avvenire. Nel suo intervento la Lamorgese ha dichiarato che “il numero a far alzare l’asticelle è quello proveniente dal mese di luglio, periodo di forte crisi politica ed economica in Tunisia che ha visto molte persone avventurarsi verso le nostre coste”. Riguardo l’accoglienza, ho cercato di organizzare tutto in modo da evitare contagi ed isolare i positivi. Le collettività non li accettano ed il Covid rende ancora più complicate le cose per i migranti e per noi che li teniamo in quarantena“. Nel commentare poi la fuga di quindici migranti dall’hotspot di Pozzallo, la Lamorgese ha affermato che “non è compito del Sindaco entrare nel merito dell’organizzazione e della sicurezza della struttura. Ciò che può fare è chiedere maggiore tranquillità per i suoi cittadini. La città infatti chiede ci sia maggior sicurezza nei confronti di immigrati, per la maggior parte tunisini, che vogliono solamente fuggire e non rispettare le leggi del Paese che li ha accolti. Alla base di ciò anche l’esasperazione per le quarantene a cui vengono sottoposti”.
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