Australia, come rendere l’acqua del mare potabile: soluzione eco e veloce

Arriva in Australia il filtro per rendere l’acqua del mare potabile. Ecco la soluzione eco e veloce per combattere la carenza idrica.

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L’invenzione rivoluzionaria in Oceania (pixabay)

Arriva dall’Australia il filtro innovativo per rendere potabile l’acqua del mare, in appena 30 minuti. In futuro l’acqua marina potrebbe arrivare sulle nostre tavole, una soluzione eco e veloce per combattere la carenza idrica. Il filtro innovativo sperimentato in Australia, dovrebbe agire insieme alla luce del sole.

A fare tale scoperta ci hanno pensato i ricercatori la Monash University di Melbourne, che hanno sviluppato il filtro hi-tech in grado di rendere l’acqua del mare potabile in solamente 30 minuti. I ricercatori della Monash University hanno spiegato che tale filtro potrebbe rendere potabile centinaia di litri d’acqua al giorno, tramite un processo in cui collabora la luce solare diretta. Il filtro così compie un processo efficente, a basso costo e sostenibile ecologicamente.

Australia, il filtro per rendere l’acqua marina potabile: i dettagli

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Il filtro australiano che rende l’acqua marina potabile (checucino.it)

I ricercatori della Monash University hanno spiegato tutte le caratteristiche del filtro. Infatti stando alle parole dei ricercatori, i filtri vengono realizzati con delle strutture metallo-organiche (MOFs), ossia una classe di composti costituiti da ioni metallici.

Il filtro poi compirà un processo di desalinizzazione, in cui i filtri con strutture metallo oraganiche MOFs assorbiranno il sale dall’acqua evitando il consumo di energia. Una volta riempito il sale, verrà messo alla luce per rigenerarsi. Ci vorranno circa quattro minuti, prima che il filtro potrà essere usato nuovamente per purificare l’acqua marina.

L’autore principale di tale ricerca si chiama Huanting Wang, e lavora per il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università di Monash, a Melbourne. Per Wang la desalinizzazione dell’acqua è l’unica soluzione per combattere la crisi idrica globale, grazie alla grande quantità di acqua salmastra e a processi affidabili e sicuri.

I filtri scoperti dall’Università di Monash, così vengono incontro anche al risparmio energetico. Fino ad ora, i processi di desalinizzazione termica per evaporazione consumano troppa energie ed altre soluzioni, come l’osmosi inversa presentano una serie di inconvenienti. Infatti tali processi impiegano l’utilizzo di sostanze chimiche, che non vengono utilizzati con i nuovi filtri hi-tech con strutture organiche MOFs.

L.P.

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