Covid19, migranti positivi in Abruzzo. Il presidente Marsilio presenta un esposto

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha attivato l’Avvocatura dell’ente locale per verificare le responsabilità nella vicenda dei migranti risultati positivi al Covid19.

immigrati dalla libia

Il governatore ha presentato un esposto sull’arrivo di migranti provenienti dalla Libia in diversi centri di accoglienza sul territorio regionale. Alcuni di loro, hanno avuto tamponi con esito positivo per il coronavirus.

Il teatro della vicenda è Gissi. Il presidente Marsilio intende arrivare a capo della catena di responsabilità che ha permesso l’arrivo di persone che potrebbero “mettere in pericolo la salute dei cittadini”.

In precedenza, in Consiglio Regionale il capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale, ha presentato una risoluzione sottoscritta dal gruppo di Fratelli d’Italia. Con l’atto del parlamentino, si dà mandato al presidente Marsilio di indagare sui contagi avvenuti nei centri di accoglienza per migranti.

I consiglieri di destra hanno anche richiesto lo stop all’arrivo di ulteriori migranti nel territorio abruzzese. Una commissione d’indagine regionale speciale ha sottoposto a esame le dichiarazioni del sindaco di Gissi, Agostino Chieffo.

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Immigrati positivi al coronavirus a Gissi

In tutto, sono sedici i migranti positivi al Covid19 ospitati nella cittadina in provincia di Chieti. I dipendenti del centro di accoglienza sono risultati negativi al tampone. Attorno alla struttura è attiva la sorveglianza di polizia e carabinieri per evitare fughe dalla quarantena obbligatoria.

Lo stesso Agostino Chieffo, primo cittadino di Gissi, era stato in Procura solo pochi giorni fa per denunciare la situazione esplosiva del centro di accoglienza che ospita attualmente 50 cittadini del Bangladesh -una delle nazioni più colpite dal coronavirus.

Il sindaco ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione sull’arrivo dei migranti, ma di averlo scoperto dalla stampa. Dopo aver contattato la Prefettura, gli sarebbero state fornite rassicurazioni sulla negatività dei test effettuati ai bengalesi. Soltanto dopo il loro arrivo, sarebbe stato comunicato il reale numero di persone positive al Covid19.