Apocalisse a Beirut, capitale devastata: 100 morti e 4mila feriti

Due forti esplosioni hanno colpito Beirut, capitale del Libano. Secondo i primi report sono ben 100 morti e ben 4mila feriti, tra cui un militare italiano.

beirut esplosione devastante
Fonte Twitter

Il conteggio ufficiale riporta almeno 100 morti ed oltre 4mila feriti. Numeri destinati drammaticamente a impennarsi, per capirlo bisogna guardare i centinaia di video che gli utenti hanno pubblicato online.


Inizialmente c’è la colonna di fumo provocata dalla prima esplosione, sembrerebbe avvenuta a bordo di una nave cargo carica di fuochi d’artificio. Poi la bomba atomica. Un fungo di incredibile ampiezza invade tutta la città, fino alle nuvole del cielo che si squarciano.

La immagini della devastazione sono incredibili. Migliaia di persone in fila fuori agli ospedali, grondanti di sangue. Edifici sventrati. Fuoco e fiamme in tutte le direzioni. La seconda esplosione, infatti, sarebbe avvenuta all’interno di uno stabilimento di materiale chimico e ora su tutta la città si teme il diffondersi di agenti contaminanti.

Tra le centinaia di persone ferite ci sarebbe anche un militare proveniente dall’Italia della Brigata Sassari, molti altri commilitoni sono stati ricoverati per il forte spavento. Fanno parte dei contingenti della missione Unifil delle Nazioni Unite.

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Ospedali pieni, l’esplosione udita a 240 km di distanza

Beirut
Scene di devastazione a Beirut (via Getty Images)

Il boato della seconda deflagrazione è stato udito fino all’isola di Cipro, che da Beirut è lontana oltre 240 chilometri. La Croce Rossa ha messo in campo più di 30 team di soccorso che sono impegnati a estrarre le persone rimaste intrappolate sotto alle macerie degli edifici buttati giù dalla violenza dell’onda d’urto.

In azione, anche l’esercito libanese che è impegnato a portare presso gli ospedali le persone rimaste ferite. Ospedali che però sono già pieni all’inverosimile e non accettano più nessun ricovero.

A peggiorare la situazione, molti utenti segnalano l’interruzione delle connessioni telefoniche e Internet in tutta l’area coinvolta dall’esplosione.

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