Migranti, Di Maio: “Emergenza nazionale, vanno sequestrati i barconi”  

Migranti, parla il Luigi DI Maio. Intervenuto al Corriere della Sera, il ministro l’ha definita un’emergenza nazionale e ha promesso e annunciato provvedimenti immediati. Ecco il piano per arginare il fenomeno. 

Di Maio
Il ministro degli Esteri italiano chiama l’Ue (Getty Images)

“E’ un’emergenza nazionale”. Parola di Luigi Di Maio, ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, ai microfoni del Corriere della Sera. Ma il riferimento non è all’attuale pandemia da Covid-19, piuttosto alla delicata vicenda relativa ai continui sbarchi di immigrati irregolari sulle coste italiane.

Pronunciatosi in merito sulla vicenda, il politico ha esordito così sulla criticità in corso: “La questione degli sbarchi, unita al rischio sanitario con la pandemia è un tema di sicurezza nazionale. Quanto accaduto a Caltanissetta e a Porto Empedocle deve far pensare, i cittadini chiedono giustamente delle risposte e il dovere di uno Stato è darle quelle risposte, lavorando per risolvere il problema alla radice”.

Allarme migranti, parla il ministro Di Maio

Il riferimento è ai diversi gruppi di migranti risultati positivi negli ultimi giorni. I quali, nonostante l’infezione, sono poi scappati via dai vari centri di accoglienza: “Le ricordo che abbiamo avuto più di 35 mila morti per il coronavirus e come ho già detto se qualcuno è sottoposto a quarantena non può pensare di violare le regole italiane e andarsene in giro liberamente. Vale per chi ha diritto alla protezione internazionale così come per chiunque altro”.

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Ma Di Maio, a nome del Governo, assicura provvedimenti concreti e soprattutto immediati: “Questo è il nodo che stiamo affrontando già a livello governativo. Anche perché la Tunisia è un Paese sicuro e chi parte per l’Italia viene rimpatriato. Non sarà regolarizzato nessuno. Proprio oggi tra l’altro abbiamo convocato l’ambasciatore tunisino chiedendogli di accelerare i rimpatri e ci ha assicurato che dai primi di agosto ripartiranno (80 a volo). Inoltre abbiamo chiesto maggiore vigilanza a Sfax e sono stati trasferiti due pattugliatori dal governo di Tunisi”.

Il ministro suggerisce un modo ben precise per arginare questi continui flussi migratori: inibire i mezzi con cui attraversano i mari. Ecco l’idea: “Bisogna lavorare subito ad un accordo con le autorità tunisine affinché sequestrino in loco e mettano fuori uso barchini e gommoni utilizzati per le traversate, perché le imbarcazioni che stanno arrivando sono di questo tipo qui, cosiddette fantasma, spesso fuggono ai radar”.

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Un lungo applauso per il presidente Conte. Un grazie sentito, di cuore, per l’immenso lavoro svolto. Ad oggi c’è un dato, tutt’altro che scontato: l’Italia si è fatta rispettare in Europa.

Un lungo applauso per il presidente Conte. Oggi al Senato e subito dopo alla Camera. Un grazie sentito, di cuore, per l’immenso lavoro svolto. Ad oggi c’è un dato, tutt’altro che scontato: l’Italia si è fatta rispettare in Europa.Siamo consapevoli che il risultato ottenuto a Bruxelles deve avere un seguito. Adesso bisogna lavorare con grande intensità per spendere bene le risorse che arriveranno dall’Europa. Per questo serve programmazione e concretezza. In momenti difficili siamo stati in grado di soffrire, ma siamo riusciti anche a trovare la forza per ripartire. Pensiamo ai prossimi mesi come un’opportunità. Dobbiamo essere in grado, con le riforme che andremo a pianificare da qui a breve, di fare quello che per anni gli altri governi non sono riusciti a fare: pensare solamente agli interessi degli italiani. A testa alta, sempre.

Pubblicato da Luigi Di Maio su Mercoledì 22 luglio 2020