Israele, Netanyahu: “L’esercito è pronto a rispondere a ogni minaccia”

Netanyahu, commentando gli scontri sulla frontiera a nord di Israele, ha avvisato Siria e Libano sul fatto che la sua nazione è pronta a tutto per difendere il territorio. 

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Benyamin Netanyahu ha rivolto un duro monito contro Siria e Libano. Durante la riunione del governo, che si svolge ogni domenica, il premier israeliano ha infatti dichiarato che non permetterà a nessuno di mettere a rischio la sicurezza del suo stato o di minacciare i cittadini. Anche perché, Netanyahu ha affermato che “l’esercito è pronto a rispondere ad ogni minaccia”. Intanto continuano le manifestazioni all’interno del paese per chiedere le dimissioni del premier. Netanyahu è attualmente indagato per corruzione. A Gerusalemme, più di cinquemila persone si sono riunite per andare a protestare sotto la sua residenza ufficiale. Dodici persone sono state arrestate dalla polizia israeliana durante la manifestazione. Il premier israeliano ha condannato l’accaduto definendo i suoi oppositori come “anarchici sinistrorsi”. 

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Israele, Netanyahu accusa la tv pubblica 

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Ha inoltre accusato un canale della tv pubblica di aver incoraggiato le persone a protestare per far cadere il governo. Amir Ohana, Ministro della Sicurezza ha inoltre invitato i cittadini a limitare le proteste. Il timore per Ohana, sembra essere quello che questi assembramenti accelerino la diffusione del coronavirus nel paese. I rappresentati delle forze della polizia hanno però deciso di andare contro le parole del loro ministro. Hanno infatti citato una sentenza della Corte Suprema ricordando a Ohana che da un punto di vista giuridico, non hanno il potere per impedire una protesta pacifica. Le manifestazioni di protesta sono state ridenominate “Black Flags” per via delle innumerevoli bandiere nere che sono state sventolate nelle varie città per protesta.

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