Coronavirus, vaccino di Oxford: così sconfiggerà la malattia

Coronavirus, il vaccino di Oxford è decisamente uno dei più promettenti. Pubblicato su una nota rivista scientifica il metodo di funzionamento

coronavirus vaccino
La ricerca al vaccino per il Coronavirus continua (Getty Images)

Coronavirus, il vaccino di Oxford sta per entrare nella fase cruciale del suo studio insieme a quello cinese e a quello prodotto da Moderna. Sono gli unici tre autorizzati ad entrare nella cosiddetta ‘fase 3’ della sperimentazione sull’uomo e ora arriva la pubblicazione su ‘Lancet’ dello studio portato avanti dall’Università britannica.

I primi risultati pubblicati sono certamente positivi, ma non definitivi. Il vaccino testato dall’Università di Oxford è basato su una ricerca portata avanti con 1077 volontari. Nella prossima fase però saranno piàù di 10mila più di 10.000 le persone coinvolte nelle prove solo nel Regno Unito. E dovrebbero aggiungersi altri 30mila volontari negli Stati Uniti (compreso uno studio pediatrico), 5mila in Brasile e 2mila in Sudafrica.

Vaccino antinfluenzale campagna autunno
Vaccino, prime dosi in primavera (Getty Images)

Come evidenzia lo studio, il vaccino inglese induce la produzione di anticorpi neutralizzanti. Ma è scritto anche che “in alcuni volontari ci sono anticorpi anche prima del vaccino”. Questo può significare che i volontari hanno avuto la malattia senza accorgersene. Il problema degli anticorpi neutralizzanti è essenziale perché non è sufficiente produrre anticorpi, ma è necessario valutare quanti di questi siano neutralizzanti e con quale concentrazione.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, si cerca il vaccino: Regno Unito chiude accordo da 30 milioni

Coronavirus, più di 30mila test per il vaccino inglese. Pronto ad inizio 2021?

Tutto perfetto quindi nel vaccino anti Coronavirus sviluppato da Oxford? Non proprio perché il basso numero di volontari sui quali è stato testato non può dare risultati generali validi per tutti. In più quei volontari erano in maggioranza giovani e sani, con  una media vicina ai 35 anni. Il passo successivo sarà capire se le risposte sono altrettanto valide in persone più anziane. Stesso discorso che vale per i bambini e i ragazzi, che però saranno valutati in un afase successiva.

Vaccino, continua la sperimentazione sull’uomo (Getty Images)

Ora comunque sono ben 32.665 le persone sono disposte a farsi iniettare il virus. Un pasaggio fondamentale per fare decollare la fase 3 che dovrebbe terminare nel terzo trimestre di quest’anno. E se tutto dovesse funzionare a dovere con le conferme definitive, la distribuzione su larga scala del vaccino potrebbe quindi partire nella primavera del 2021.

Oggi per testare l’efficacia del vaccino esistono due possibilità. Una è aspettare che le persone vaccinate siano esposte in maniera casuale al Covid-19 oppure esporle cintagiarle in modo artificiale. Ma senza untrattamento farmacologico efficace, questo è contrario ad ogni principio etico della ricerca.

Al momento comunque il piano prevede di riuscire ad effettuare tutti i trial necessari entro la fine dell’anno. Ma come sottolineano i ricercatori di Oxford “è che non sappiamo quanto deve essere forte la risposta immunitaria. Quindi non possiamo dire, guardando le risposte immunitarie, se questo proteggerà le persone o no”. Per questo la Fase 3 è diventata cruciale.