Coronavirus, Crisanti: “Italia attenta, possibili rialzi già ad agosto” 

Coronavirus, non ottobre-novembre ma ad agosto. Il nuovo allarme, come rivela il virologo Andrea Crisanti, potrebbe giungere molto prima del previsto. Ecco perché. 

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Coronavirus, un nuovo allarme in Italia potrebbe arrivare molto prima di ottobre e dell’autunno. Magari già ad agosto, in piena estate e quando l’attenzione sarà particolarmente bassa. A riferirlo è Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova, intervenuto ai microfoni de Il Messaggero.

“Guardando i numeri dei Paesi vicini a noi, viene da pensare che avremo problemi con il coronavirus non a ottobre/novembre, come si era ipotizzato, ma già alla fine di agosto”, riferisce infatti il virologo. Il problema, stabilizzata la situazione interna, ora infatti giunte dall’estero.

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(Foto: Getty)

Coronavirus, allarme in Italia ad agosto?

Tuttavia sorge un dubbio per l’esperto: sicuri che i numeri nostrani siano reali? “Sorge anche qualche dubbio: in Italia abbiamo molti casi in meno degli altri Paesi europei, forse non stiamo effettuando i tamponi alle persone giuste”, aggiunge infatti il docente.

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Ma non è necessariamente detto che la situazione sia negativa: “Ma non voglio per forza essere pessimista, – aggiunge l’esperto – magari siamo i più bravi, più efficaci nell’isolare i focolai. Comunque sia, sarebbe utile conoscere le ragioni della differenza dei nostri dati con quelli degli altri Paesi”. 

Per Crisanti, infine, bisogna aumentare i controlli alle frontiere e c’è bisogno dei tamponi molecolari: “Costerà molti soldi, ma ricordiamoci sempre quanto ci è costato il lockdown”. Meglio un extra budget in più in piena pandemia, piuttosto che un clamoroso e pesante passo indietro che rimetterebbe tutto in discussione.

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