Carabinieri arrestati, trans accusa uno degli indagati di violenza e minacce

Nell’ambito dell’inchiesta di Piacenza sui carabinieri arrestati, una trans ha chiesto ai magistrati di essere sentita come persone offesa. 

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Spuntano dei nuovi particolari nell’ambito dell’inchiesta sui carabinieri arrestati a Piacenza. Sembra infatti che uno degli indagati, il maresciallo Marco Orlando, avrebbe minacciato più volte una transessuale. La trans, di origini brasiliane, avrebbe infatti inoltrato una richiesta ai magistrati tramite il suo legale per essere ascoltata come persone offesa. Le accuse che rivolge ai carabinieri sono molto gravi, in quanto sembra che abbia raccontato agli inquirenti di essere stata stuprata e sottoposta a violenze all’interno della caserma. Un racconto che si aggiunge a quello reso pubblico nei giorni scorsi dai giornali che riguarda un pusher marocchino legato ai carabinieri “infedeli”. Questi infatti avrebbe raccontato alla polizia di aver sentito più volte uno degli indagati vantarsi dei crimini commessi. 

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Carabinieri arrestati, la Procura militare di Verona apre un fascicolo

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L’indagine condotta dalla procura di Piacenza si è avvalsa di più di 75 mila intercettazioni telefoniche. Alcune di queste sono già uscite sui giornali. Inoltre alcuni giorni fa, la Procura militare di Verona ha deciso di aprire un fascicolo sulla vicenda di Piacenza. Il garante dei detenuti Marcello Maringhieri ha deciso di scrivere una nota indirizzata ai vertici militari e al governo, chiedendo che venga svolta da parte delle istituzioni “una riflessione approfondita, che coinvolga anche il personale delle forze dell’ordine, sulle possibili azioni per la prevenzione del rischio di trattamenti disumani e degradanti”.  Ilaria Cucchi ci ha tenuto a commentare l’accaduto dichiarando che si tratta di una vicenda gravissima, che le ricorda molto quello che è accaduto al fratello. Anche l’arma dei carabinieri ha commentato duramente l’indagine, precisando che si tratta di reati molto gravi che se dimostrati, vanno puniti con il massimo rigore.

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