De Luca: “Dicevano Milano non si ferma. Ora contano i morti”

De Luca ha parlato della situazione relativa alla gestione della crisi del COVID-19 e come al solito non ci è andato giù piano con l’Italia del Nord.

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Vincenzo De Luca

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato nella solita conferenza stampa che lo vede come protagonista assoluto. E, come suo solito, il politico nato in provincia di Salerno non ci va giù piano con i nemici giurati dell’Italia del Nord. Lo “sceriffo“, come piace essere definito nel suo territorio De Luca, ha mandato l’ennesima frecciatina, che proprio ina non è, ai suoi corrispettivi settentrionali e non solo. Anche un messaggio contro tutti i cittadini che abitano nell’Italia Settentrionale, siano essi colpevoli o meno di razzismo contro i napoletani. Un messaggio, l’ennesimo, molto controverso, che sta facendo infiammare gli utenti dei social networks, che come al solito si dividono. Da una parte i supporters dello “sceriffo”, dall’altra parte tutti gli altri che non tollerano le sue parole e i suoi modi.

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De Luca: “Dicevano Milano non si ferma. Ora contano i morti”

De Luca durante una conferenza stampa in diretta ha affermato che le cose in Campania sono andate non solo bene, ma benissimo. “Volevano vedere un’ecatombe“, sostiene il governatore pronto poi a sputare il veleno. “Dicevano che Milano non si sarebbe fermata“, afferma sicuro di sé, “ora sono fermi a contare i cadaveri“. Non proprio un modo gentile ed ortodosso per comunicare qualcosa. Ed ecco che sui social è già caos, con tantissimi litigi. Chissà se l’uomo tornerà sulle proprie parole o se continuerà con questa posizione molto forte. Potrebbe anche essere chiamato a risponderne in qualche trasmissione, per avviare un nuovo confronto con le regioni dell’Italia del Nord

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