Coronavirus, Cina: 23 nuovi casi nella provincia di Xinjiang

In Cina sono stati accertati 23 nuovi casi nella provincia di Xinjiang. nella giornata di ieri inoltre, il governo ha individuato 13 nuovi asintomatici. 

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In Cina, nella provincia dello Xinjiang, sono stati accertati ventidue nuovi casi di coronavirus. Da quanto si apprende, cinque di questi di questi sono d’importazione mentre i restanti di trasmissione domestica.

Un nuovo focolaio quello scoppiato nel paese, che porta il numero di contagi alla cifra di 83.682 mila. I decessi per fortuna sono rimasti fermi a 4.634. Aumentano però i contagi importati che superano quota duemila casi. Nella giornata di ieri sono inoltre stati scoperti tredici nuovi casi asintomatici. 

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Coronavirus, Cina: l’inchiesta del Sunday Times

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Qualche tempo fa, un’inchiesta condotta dal Sunday Times, ha avanzato l’ipotesi che il Coronavirus ha fatto la sua prima apparizione in Cina nel 2012. La tesi sostenuta dal quotidiano britannico è che sia iniziato tutto in una miniera di rame che si trova nella regione dello Yunnan. Qui infatti il Sunday racconta che un gruppo di persone erano state assunte per andare a ripulire questa miniera abbandonato. Il luogo era infestato da moltissimi pipistrelli. Un particolare non trascurabile, considerati che oggi molti scienziati vedono questi animali come i portatori del coronavirus. Dopo aver finito i lavori, sei di queste persone si ammalarono di una polmonite anomala. Una malattia che sembrava molto simile alla Sars che nel 2003 aveva colpito il paese. Tre di loro morirono subito dopo. 

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