Coronavirus, Locatelli assicura sulla scuola: questa ripartirà. Ma al contempo lancia un grosso allarme in vista dell’autunno: “Le condizioni climatiche favoriscono la circolazione dei virus respiratori. E il Covid-19 non si è indebolito”.
La minaccia non è svanita e il coronavirus non si è affatto ridimensionato. Lo ribadisce a gran voce Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (CSS) e membro del comitato tecnico-scientifico, intervenuto quest’oggi ai microfoni de La Repubblica dove invita ancora alla massima prudenza.
“Non ne siamo fuori. Lo dimostrano i numeri che vediamo ogni giorno, lo dimostrano i cluster che si sono verificati in varie aree, da Mondragone a Palmi, dal Veneto a Bologna”, evidenzia il professore. C’è un solo vantaggio a sua detta in questo periodo: il clima favorevole.
Coronavirus, Locatelli fa il punto della situazione
Dunque bisogna approfittarne per usufruirne il più possibile per ridurre la circolazione del virus, la quale, nei mesi autunnali, potrebbe rilanciare prepotentemente. “Le condizioni climatiche dei mesi tardo autunnali e invernali favoriscono la circolazione dei virus respiratori. E il SARS-CoV-2 non fa eccezione”.
Anche perché il Covd-19, nel frattempo, non si è affatto indebolito come qualcuno dice: “È esattamente lo stesso, ha la stessa patogenicità, però è normale aver casi meno gravi nelle fasi discendenti della curva epidemica. In più, si intercettano e si circoscrivono prima i focolai e gli anziani sono mantenuti più protetti rispetto a febbraio e marzo”.
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Ma gli ultimissimi aggiornamenti dimostrano che serve poco, giusto un caso fuori dai monitor, per far riavviare il circolo vizioso che andrà poi contenuto prima che sia troppo tardi: “Vediamo tanti asintomatici, ma basta pensare al caso dell’imprenditore vicentino, ricoverato intubato in rianimazione, per avere evidenze del fatto che il virus può ancora provocare danni importanti”.
Una cosa è certa: la scuola ripartirà. Anche perché il comitato tecnico scientifico ha tracciato un disegno ben preciso. Un programma che sarà poi blindato così: “Prima dell’inizio dell’anno scolastico faremo i test sierologici sul sangue capillare a tutto il personale, come ha detto il commissario Arcuri. Poi semmai li ripeteremo”.