A Vienna, un video blogger è stato brutalmente ucciso con un colpo alla testa. La polizia austriaca non esclude nessuna pista, ma il motivo potrebbero essere i suoi video in rete.
Un dissidente ceceno di 43 anni è stato assassinato sabato sera davanti a un centro commerciale vicino la città di Vienna. A confermare la notizia sono stati diversi media russi e internazionali. La polizia austriaca ha già arrestato due sospettati. Non ha però fornito all’opinione pubblica l’identità della vittima.
Diversi quotidiani giornalistici hanno però rivelato che potrebbe trattarsi di un uomo di nome Mamikhan Umarov. Questi era un videoblogger da sempre fortemente critico contro il luogotenente di Putin Ramzan Kadyrov. In Cecenia, Kadyron è attualmente accusati di diversi crimini, tra cui rapimenti ed esecuzioni. Di sicuro Umarov nei suoi numerosi video on line, non risparmiava mai feroci critiche alla sua figura.
Ronald Scherscher, a capo dell’agenzia anti terrorismo in Austria, ha spiegato ai media che dietro questo efferato omicidio potrebbe nascondersi anche un movente politico. Nessuna pista resta comunque esclusa dagli inquirenti austriaci.
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Omicidio a Vienna, la vittima era uscita dal carcere la scorsa estate

Un giornale austriaco ha inoltre rivelato che la vittima potesse anche essere un informatore della polizia. Umarov aveva diversi precedenti penali, ed era uscito dal carcere soltanto la scorsa estate. I motivi della sua condannava risiedevano nell’accusa di frode assicurativa ed estorsione per l’esplosione di una pizzeria.
Da una prima ricostruzione svolta dagli inquirenti austriaci, quella di Umarov sembra avere tutti i tratti di una vera e propria esecuzione.
Sembra infatti che il suo assassino gli abbia sparato alla testa da una distanza molto ravvicinata, probabilmente meno di un metro. Un omicidio che oltretutto presenta molti punti in comune con quello di Zelimkhan Khangosvili. Anche questi era un attivista ostile a Putin, ucciso con le stesse modalità a Berlino. In quel caso, fu lo stesso governo tedesco a ipotizzare il coinvolgimento dei servizi segreti russi nell’omicidio.
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